TrasportiIl Dilemma del Biglietto1 Ottobre 2024news / TrasportiInfuria ancora il dibattito sull’aumento del costo del biglietto per i mezzi di trasporto pubblico a Roma. La tariffa, attualmente di 1,50 euro, potrebbe presto salire a 2 euro. La proposta, avanzata mesi fa, prevedeva l’entrata in vigore dell’aumento il 1° luglio, ma la questione resta ancora irrisolta. La Crisi Economica A quanto pare, il sistema di trasporto pubblico romano fatica a sostenersi. Oltre ai costi operativi ordinari, si aggiungono quelli straordinari legati a eventi come il Giubileo e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), fra gli interventi per il rinnovamento delle infrastrutture e la crescente attenzione verso il tema della sostenibilità. Il contratto di servizio con ATAC è fermo da un anno e richiede circa 20 milioni di euro per essere rinnovato. E nonostante il prezzo del biglietto sia rimasto stabile per due decenni, i costi di gestione, in particolare per la manutenzione e il carburante, sono cresciuti sensibilmente. Nessun aiuto è arrivato dal governo: giusto pochi mesi fa, il Centrodestra ha respinto una mozione del Partito Democratico, che richiedeva un finanziamento di 1,7 miliardi di euro per risolvere la crisi. Il Braccio di Ferro tra Comune e Regione All’inizio di settembre, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha inviato una lettera al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, proponendo un aumento del costo del biglietto dei 100 minuti, da 1,50 a 2 euro. Questo ovviamente significherebbe anche aumenti per i biglietti da 24, 48 e 72 ore, con rincari rispettivamente di circa 2, 4 e 6 euro. Nessuna variazione per gli abbonamenti ordinari, però, che potrebbero addirittura subire una riduzione. La trattativa si è arenata in un confronto serrato tra Comune e Regione. Quest’ultima ha offerto dieci milioni di euro all’anno per tre anni. Una cifra che molti considerano insufficiente, dato che si parla già di tagli sulle agevolazioni destinate a categorie vulnerabili, come anziani, cittadini a basso reddito e studenti. L’Alternativa per i Turisti Una sorta di compromesso sarebbe l’introduzione di tariffe maggiorate per i turisti, insomma il famoso “modello Venezia”. In questo scenario, il costo del biglietto per i visitatori aumenterebbe da 1,50 a 2,50 euro. Tuttavia, questa misura non entrerebbe in vigore prima del 2026, dopo il Giubileo, e non è garantito che sia sufficiente a risolvere il problema. La città si trova dunque in una situazione critica: l’immenso flusso di turisti previsto per il Giubileo (si stimano centomila arrivi giornalieri) e la presenza di numerosi cantieri mettono ulteriore pressione su un sistema già fragile, costantemente afflitto da ritardi, sovraffollamento e scioperi. Molti pendolari, stanchi dei disservizi, potrebbero già considerare il prezzo attuale eccessivo rispetto alla qualità del servizio offerto. Scarica come PDF... Rientri a casa e prezzi improponibili: nuova indagine dell’Antitrust22 Novembre 2023news / TrasportiL’autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un’indagine conoscitiva nei confronti delle compagnie aeree e dei biglietti da quest’ultime vendute. Sembrerebbe infatti che in questo periodo dell’anno i prezzi dei voli aerei tendano ad aumentare in maniera importante, essendo molto dagli utenti per volare, rispetto ai periodi “morti” che non corrispondono a festività. La tematica degli aumenti di prezzo dei voli è una ricorrente per il periodo natalizio, così come durante le vacanze pasquali e quelle estive, per via dell’elevato numero di persone costrette ad utilizzare i mezzi di trasporto per fare rientro a casa. Il problema non è infatti nuovo ai consumatori, che si ritrovano a fronteggiare gli stessi ostacoli ogni qualvolta debbano spostarsi. Le ricerche fin qui condotte affermano infatti che l’utilizzo degli algoritmi, dell’intelligenza artificiale e del machine learning conduca inevitabilmente alla creazione di meccanismi di auto-apprendimento che portino poi all’aumento dei prezzi in modo spropositato, senza considerare i bisogni effettivi dei consumatori. Qui puoi leggere il testo completo del provvedimento in questione. Scarica come PDF... Nuovo Codice della strada27 Settembre 2023news / TrasportiIl 18 settembre 2023 è stato approvato dal Consiglio dei ministri il testo riguardante “Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del Codice della strada”. Il nuovo Codice della Strada diventerà legge entro l’autunno, quando riceverà l’approvazione definitiva in Parlamento, e le nuove regole entreranno in vigore entro fine anno. Sono diverse le novità, con normative più stringenti, dalla circolazione in auto ai monopattini, dai limiti di velocità a quelli alcolici, e molto altro. Guida sotto l’effetto di alcol e droghe Il disegno di legge prevede un rafforzamento delle misure di contrasto alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe. Per i conducenti con una precedente condanna per reati specifici vigerà il divieto assoluto di assumere alcolici e l’obbligo di installare il cosiddetto “alcol-lock”. Questo strumento impedirà l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore sarà superiore allo zero. Per quanto riguarda l’assunzione di droghe, se il test risulterà positivo, la patente di guida verrà immediatamente ritirata e sarà vietato conseguire il titolo di guida per tre anni. Neopatentati I neopatentati non potranno guidare veicoli di grossa cilindrata prima dei tre anni dal conseguimento della patente, anzichè dopo uno, come è attualmente. Cellulari alla guida Se le autorità dovessero sorprendere qualcuno ad utilizzare il cellulare alla guida, quest’ultimo dovrà pagare una sanzione amministrativa più consistente, oltre alla sospensione della patente da quindici giorni a due mesi. Soste e parcheggi Sanzioni più severe anche per chi parcheggerà impropriamente nei posti riservati ai disabili o nei pressi di una fermata dell’autobus. Superamento dei limiti di velocità In generale le punizioni saranno più consistenti, infatti anche per quanto riguarda il superamento dei limiti di velocità, oltre alla multa sarà prevista la sospensione della patente, con durata differente in base ai singoli casi. Autovelox Novità per quanto riguarda gli autovelox e il loro posizionamento al fine di regolamentare al meglio l’utilizzo, si va verso una definizione stringente sulle specifiche tecniche degli apparecchi e sul loro posizionamento. Piste ciclabili Tra le diverse proposte, si è chiesto di intervenire per ampliare il numero di piste ciclabili. Per gli automobili scatta l’obbligo di mantenere un metro e mezzo di distanza dalle bici durante i sorpassi. Monopattini I monopattini privati dovranno avere un codice identificativo e l’assicurazione. Per utilizzarli sarà necessario il casco. Anche qui le sanzioni saranno più severe nel caso di mancato rispetto delle nuove regole. Queste e le altre novità riguardo l’aggiornamento del Codice Stradale devono ancora passare in Parlamento, quindi ulteriori specifiche e conferme verranno prossimamente aggiornate. Segui le novità sul Sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Scarica come PDF... Carburanti: esposti i prezzi medi regionali, ma gli aumenti continuano9 Agosto 2023news / TrasportiCome stabilito dal decreto legge “Trasparenza carburanti” emanato dal Ministero del Made in Italy il 31 Marzo di quest’anno, a partire dal 1° Agosto 2023 i benzinai hanno avuto l’obbligo di esporre i prezzi medi regionali riferiti ai carburanti, oltre al prezzo del carburante normalmente esposto. L’obbligo di esposizione dei prezzi medi regionali si rivolge agli esercenti siti lungo la viabilità stradale. Per quanto concerne gli esercenti posti sulla viabilità autostradale, questi ultimi dovranno apporre i prezzi medi nazionali. I prezzi medi sono calcolati dal Ministero del Made in Italy su base giornaliera considerando i prezzi di vendita degli esercenti. L’obbligo non riguarda tutte le tipologie di carburanti ma solo per il gasolio, la benzina, il GPL e il metano compresso. L’obbligo di esporre i prezzi medi non comporta il rispetto di questi ultimi da parte degli esercenti. Sono infatti gli esercenti a gestire il prezzario in autonomia, anche per questo il prezzo dei carburanti continua a salire gradualmente. Scarica come PDF... TUTTI AL MARE!29 Giugno 2023Consumatori / news / Trasporti A cura di Assoutenti Lazio È arrivata l’estate! Incomincia la stagione balneare, i Romani vanno al mare… anche in treno. Si può! Vogliamo evitare interminabili ingorghi sotto il sole e lunghe ricerche di posteggi che non ci sono? Per questo ci sono i treni! Al mare ci si andava in treno già un secolo e mezzo fa. Nel Lazio ci sono linee nate per collegare i porti (ed utilizzate anche dai bagnanti) e linee nate appositamente per il turismo balneare, come la Roma-Lido. La Roma-Lido entrò in funzione il 10 agosto 1924, e da allora ha trasportato più generazioni di bagnanti. Attualmente, nonostante i lavori in corso e la penuria di treni, è il miglior mezzo di trasporto per andare al mare a Ostia. Quattro stazioni si trovano a pochi passi dalle spiagge. Inoltre, due linee di autobus, dette Linee Mare, connettono l’intero litorale del X Municipio con la ferrovia: la lo 062 attraversa l’intero Lungomare di Ostia dal Porto al Dazio, lo 07 collega il capolinea della ferrovia a Lido C. Colombo con Campo Ascolano, seguendo tutta la Via Litoranea. LITORALE NORD La ferrovia Roma-Civitavecchia segue la costa a breve distanza. Vanta un’antichissima tradizione balneare: esattamente a metà percorso si trova la stazione di Palo presso il Castello Odescalchi, ove già nell’Ottocento si effettuavano i bagni di mare. Il Principe Ladislao Odescalchi, volendo evitare eccessivo affollamento, fondò a breve distanza un villaggio balneare, la Città di Ladislao: Ladispoli. Dalla stazione di Palo un raccordo ferroviario raggiungeva Ladispoli, con intenso traffico di treni balneari. Con l’espandersi dell’abitato verso l’interno, il raccordo fu sostituito dalla nuova e odierna stazione di Ladispoli lungo la linea principale. Il servizio ferroviario FL5 ha frequenza di mezz’ora circa. Altre località raggiungibili in treno sono Marina di Cerveteri, Santa Severa, Santa Marinella, Civitavecchia e Tarquinia. Inoltre, dalla stazione di Maccarese sono raggiungibili Fregene e Lido di Maccarese con i bus urbani del Comune di Fiumicino, tuttavia le corse non sono molto frequenti, specie nei giorni festivi. Per questi bus vedi: https://www.trotta.it/rp.aspx?p=linee-fiumicino&m=1#undefined15 LITORALE SUD Le linee ferroviarie a sud di Roma corrono molto nell’interno, e restano distanti dalla costa. Non sono molte le località raggiungibili in treno. Principalmente, si tratta di Anzio e Nettuno, ove arriva la linea FL8 Roma-Nettuno, con un servizio ogni ora circa anche nei festivi. La linea Roma-Napoli si avvicina alla costa in corrispondenza di Formia, con fermate anche a Minturno e a Sperlonga. Si tratta di località raggiungibili facilmente in treno, ma molto distanti per arrivarci in automobile. In questo caso il treno rappresenta un’alternativa molto appetibile. Purtroppo ci sono anche località non più raggiungibili in treno, a causa dell’interruzione delle rispettive linee. Non rimane altra scelta che rinunciare ed andare altrove. Si tratta di Terracina e Fiumicino, purtroppo tuttora dimenticate : la ferrovia per Terracina è interrotta per una frana dal 2012, ancora in attesa dei lavori di ripristino, la linea per Fiumicino fu chiusa per il Giubileo 2000 per potenziare i servizi dell’Aeroporto, eliminando così ogni collegamento col litorale. Scarica come PDF... FASCIA VERDE a Roma: I COSTI PER I CITTADINI31 Maggio 2023AMBIENTE / Consumatori / news / TrasportiA cura di Assoutenti Lazio Proseguono dibattiti e polemiche sul provvedimento del Comune di Roma di attivare una enorme zona a traffico limitato, detta Fascia Verde, che arriva quasi fino al Raccordo Anulare, all’interno della quale sarà totalmente vietata la circolazione dei veicoli più vecchi, (mentre assolutamente nulla cambia per quelli più nuovi!). Sono iniziati i lavori di installazione di telecamere ai 51 varchi di accesso, che faranno le multe in automatico agli “invasori”. Il sistema andrà a regime il prossimo novembre. Peraltro le multe saranno anche parecchio salate (da 163 a 685 euro, e sospensione della patente per recidiva) il che appare decisamente sproporzionato rispetto ad altri comportamenti decisamente pericolosi, ma sanzionati meno gravemente. Sulla questione si sono formati tre schieramenti. Da una parte, ci sono gli automobilisti, contrari in toto al provvedimento e sostenitori della “libera circolazione automobilistica”; dall’altra ci sono gli ecologisti, sostenitori in toto del provvedimento ed indifferenti alle problematiche concrete e alle disparità sociali che provoca; sulla terza, i consumatori, sensibili al tema ambientale ma critici sulle modalità di adozione del provvedimento, che chiedono in compensazione l’effettiva entrata in funzione di un massiccio incremento del trasporto pubblico. I cittadini scontenti meritano risposte. Evitando però che alle istanze legittime se ne accodino altre meno legittime, oppure strumentalizzazioni politiche. Moltissimi dei cittadini scontenti si sono rivolti a noi, segnalando varie problematiche da risolvere. La posizione di Assoutenti Lazio è chiara: far cambiare auto a migliaia di famiglie è una idea irrealistica e vessatoria. Il problema ambientale si risolve con un trasporto pubblico più efficiente, diffuso, sostenibile e convincente. L’ordinanza ignora che il problema che si affianca a quello delle emissioni è l’ingombro e l’affollamento delle strade, lo spazio per tutti non c’è. Con questo provvedimento si complica la vita anche a chi la macchina la lascia a casa 5 giorni alla settimana e la usa solo nel week end. È sbagliato un concetto di ZTL basato sul tipo di motore. La ZTL serve per proteggere le città dall’eccesso di intrusione di auto e dalla congestione stradale, dal parcheggio selvaggio, dal PM 10 prodotto da pneumatici e freni, tutte cose che non dipendono dal tipo di motore che si ha sotto il cofano. I punti caldi da dirimere sono i seguenti: 1) RESIDENTI Le disposizioni annunciate ignorano completamente l’esistenza di chi dentro la Fascia verde ci abita. Impropriamente si parla di “entrare”, i residenti non “entrano”, sono già dentro; ma non sono minimamente considerati e tantomeno tutelati. Ingiusta discriminazione. 2) GPL E METANO C’è un concreto problema degli impianti a GPL, c’è chi è stato convinto, incentivato da disposizioni governative, a spendere per installare l’impianto a gas, e adesso viene tradito. Idem per il metano. Le autorità pubbliche non possono smentirsi a vicenda su questioni di diritti. Il Sindaco rifletta su questa vicenda che si riflette sulla stessa credibilità delle Istituzioni e sulla lealtà dei rapporti tra cittadini e Stato. 3) AUTO STORICHE Le auto storiche costituiscono lo zerovirgola del parco circolante, nemmeno vengono utilizzate per uso quotidiano. Stiamo parlando del nulla. Divieto inutile e vessatorio. SITUAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO Vediamo in concreto come stanno andando avanti i progetti per il potenziamento del TPL: • Tram 8 chiuso per lavori di manutenzione che ancora non vedono la fine e già più volte prorogati • Tram 3 interrotto per metà, senza dichiarato motivo • Metro A chiusura alle 21 • Carenza di treni sulle linee A, B e C. • Roma Lido e Roma Nord mancanza treni, lavori in corso e disservizi continui • Roma Giardinetti ancora limitata a Centocelle Le nuove linee tramviarie ed il nuovo materiale rotabile sono in grave ritardo, non solo per disguidi burocratici e gare deserte, ma anche per correre dietro ad inutili fissazioni estetiche con i tram a batterie. La nostra proposta: Intanto mettiamo i fili elettrici sull’intero percorso, poi si vedrà; almeno si accelera un po’ la transizione ecologica. L’area verde è enorme e va chiusa in tempi diversi e progressivi man mano che i lavori di integrazione delle linee nuove di trasporto urbano previste e già finanziate dal PUMS vengono realizzate e messe in funzione. Per ogni nuova linea messa a disposizione dei cittadini si può chiudere un pezzo di area verde servito da quella linea. La progressività dell’azione del Comune di Roma così cadenzata diventa una prova di responsabilità, di lealtà e di credibilità dell’Amministrazione nei confronti dei cittadini coinvolti. Non mancano i problemi anche per chi decidesse di cambiare l’auto vecchia. Ma l’acquisto di auto nuove sarebbe poi praticabile? I concessionari parlano anche di sette, otto o nove mesi per avere una macchina nuova. E ciò in base alla normale media annua, senza considerare il picco che si verrà a verificare. Il provvedimento interesserà un enorme numero di mezzi, stimabili in almeno 330.000 autovetture, e chissà quanti veicoli commerciali, motoveicoli e ciclomotori. Per rinnovare 330.000 automobili serviranno come minimo 4 anni, a cui vanno aggiunti i tempi di consegna. Totalmente impossibile quindi rinnovare il parco mezzi entro le scadenze fissate. CONSIDERAZIONI FINALI Meno spazio fisico alle auto. Porzioni di superficie stradale devono cessare di essere “strada” e riconvertite ad altri usi (sedi tramviarie riservate, aree pedonali, percorsi ciclabili. SI all’accelerazione dei lavori del PUMS e alla individuazione di nuovi parcheggi di scambio. A fronte delle tre deroghe che chiediamo per evitare gravi ingiustizie sociali, ASSOUTENTI Lazio aggiunge 5 maggiori restrizioni localizzate: Deroghe per i residenti all’interno. Solo autovetture per uso privato di persone fisiche residenti all’interno della fascia verde, con limiti di peso e/o di dimensioni ed eventualmente di cilindrata. (Ed eventualmente una sola auto a famiglia e possesso di abbonamento Metrebus annuale). Deroghe per GPL e metano. Deroghe per le auto storiche. Libera circolazione sabato, domenica e festivi. Fasce orarie del lunedì al venerdì. Sosta consentita h 24 per i residenti. Appia Antica ciclopedonale, ammesso solo bus 118 e 660. Restituzione del Lungotevere di sinistra al trasporto pubblico. Immediato avvio delle procedure per il tram previsto dal PUMS. E soprattutto, attivazione per settori, in relazione all’avanzamento del potenziamento del trasporto pubblico. Scarica come PDF... Il tram: un buon sistema per sviluppare la rete di Trasporto Pubblico Locale risparmiando sui costi3 Maggio 2023Consumatori / news / Trasporti A cura di Assoutenti Il trasporto pubblico è la modalità principale di spostamento in tutta Europa. In Europa il tram è attualmente presente in 272 città, e ha visto l’apertura più recente di una nuova linea (14.5 km) a Odense in Danimarca nel Dicembre 2022. Considerando l’elenco delle nuove linee e dei diversi prolungamenti di quelle già esistenti nel 2022 sono stati attivati in Europa 99.6 km di linee tranviarie. I dati sulle estensioni delle reti tranviarie mostrano in Europa, infatti, un progressivo aumento di km costruiti a partire dal 1985. Nel 2026 le città europee ad avere un tram saliranno ad almeno 276 (si aggiungeranno infatti Bologna, Losanna in Svizzera, Liegi in Belgio, Copenaghen in Danimarca). Le modernissime linee tramviarie realizzate in questi ultimi anni non solo in Europa, ma in tutto il mondo, dimostrano che il futuro del trasporto pubblico e della mobilità è il tram perchè costituisce una efficace alternativa di trasporto pubblico col miglior rapporto costi/benefici. Il tram è l’unico mezzo in grado di risolvere seriamente e con qualità ed efficienza i problemi della mobilità, con grandi risparmi sui costi. Ma soprattutto è competitivo ed appetibile rispetto alla motorizzazione privata, in quanto unico mezzo di superficie che può avere il percorso separato dal traffico privato con protezione a prova di invasione. Per quanto riguarda Roma, sono in esercizio sei linee: • Linea 2: Piazza Mancini – Piazzale Flaminio. • Linea 3: Piazza Thorwaldsen – Stazione Trastevere. • Linea 5: Termini – Piazza dei Gerani. • Linea 8: Piazza Venezia – Casaletto. • Linea 14:– Termini – Quarticciolo. Linea 19: Piazza Risorgimento – Piazza dei Gerani. Attualmente su tutte queste 6 linee sono in corso lavori di manutenzione straordinaria. Il PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile) prevede un discreto incremento di rete tramviaria. Sono state finanziate e poste a gara le nuove linee Togliatti e TVA (Termini-Vaticano-Aurelio), il ripristino degli impianti della linea Tiburtina (sospesa nel 1973 e dismessa nel 1998) e la riconversione della ex ferrovia Roma-Giardinetti con prolungamento a Tor Vergata. Ulteriori sette lotti di rete sono in fase di progettazione preliminare per il reperimento dei fondi. Numerosi altri chilometri sono in previsione, ma al momento non sono state ancora attivate le relative procedure. Assoutenti Lazio auspica il prossimo avvio anche delle fasi successive, visti i tempi non brevi delle trafile burocratiche; e particolarmente invita ad avviare subito le procedure per restituire il Lungotevere sinistro al trasporto pubblico con il tram. Assoutenti Lazio intende proporre una breve guida ai vantaggi del tram, con l’aiuto degli esperti di UTP e di Pillole di Tram. Ecco una breve sintesi: Perché il tram Il tram moderno è un mezzo di trasporto pubblico di superficie che viaggia su rotaie, anche lungo strade ordinarie in regolare convivenza con il normale traffico stradale e con il movimento pedonale. Il tram trasporta più persone e costa meno. Una vettura tramviaria porta circa il triplo dei passeggeri di un autobus. Considerato che l’80% dei costi dei trasporti pubblici è costituito dal personale di guida, con il tram si triplica la capacità di trasporto a sostanziale parità di costi di esercizio. Il tram si realizza in tempi brevi e a costi contenuti. Ogni chilometro di linea tramviaria costa il 5% in meno di un chilometro di metropolitana; una linea tramviaria si costruisce in pochi mesi, contro i decenni della metropolitana. Il tram è munito di trazione elettrica non inquinante. Una tecnologia tradizionale e collaudata, senza andarsi ad impelagare in sperimentazioni improvvisate e dubbie negli esiti, nei tempi e nell’efficacia. Un effetto immediato sulla qualità dell’aria della città e sulla salute dei suoi cittadini. Il tram può essere protetto Solo le sedi tramviarie, attrezzate in modo da non essere percorribili dai veicoli gommati, sono materialmente a prova di invasione e garantiscono tempi di percorrenza migliori. Non bastano cordoli e telecamere a proteggere i tracciati. Il tram è silenzioso Materiale rotabile moderno ed armamento antivibrante hanno come effetto emissioni sonore nettamente inferiori al rombo dei motori degli autobus. Il tram mantiene le sue promesse Il tram è competitivo ed appetibile rispetto al veicolo privato, in quanto è l’unico mezzo di superficie che può avere il percorso separato dal traffico privato con protezione a prova di invasione, ed in grado di mantenere orari di partenza e di arrivo. Le caratteristiche del tram: E’ rapido in quanto corre per la maggior parte del suo percorso (in media, circa l’80%) su sede protetta e riservata, mantenendo una velocità commerciale (rapporto fra la distanza percorsa e il tempo impiegato) di circa 18 km/h, quindi la sede riservata permette al tram di avere una velocità costante e tempi certi di percorrenza. É un mezzo pubblico di massa in quanto offre un’alta capienza di passeggeri, cioè un alto numero di posti per vettura. Adottando convogli da 350 persone con una frequenza di 3 minuti, si può realizzare una capacità di circa 7000 persone all’ora. Grazie alla sua capienza il tram è un mezzo portante, cioè percorre i percorsi principali presenti in città. Per avere una ripartizione modale maggiormente orientata al trasporto pubblico serve per l’area urbana di Roma un mezzo più capiente rispetto agli attuali bus in circolazione nelle direttrici principali, e un mezzo pubblico che risulti più competitivo rispetto all’auto privata. E’ puntuale. Il tram non solo garantisce una capienza, ma, grazie alla sede protetta e riservata e all’asservimento semaforico, risulta anche maggiormente competitivo sia sui bus sia sull’uso dell’auto, poiché è in grado di garantire agli utenti non solo tempi di viaggio più rapidi rispetto a quelli dei bus, ma soprattutto la certezza di orario. Il mezzo pubblico che sta in mezzo al traffico ed è costretto a condividere gli stessi spazi con i veicoli privati è inefficiente per sua natura e non potrà mai competere col mezzo privato. Nella migliore delle ipotesi, infatti, andrà alla stessa velocità della corrente veicolare, con in più il tempo delle fermate, delle attese, l’affollamento, la scomodità, ecc. Il mezzo pubblico diventa competitivo se il percorso è separato dal traffico privato. Inoltre deve essere altrettanto confortevole (nessuno viaggia in piedi nella propria automobile!). La superficie stradale deve essere equamente ripartita, in relazione alle specifiche necessità, tra i vari utenti della strada (veicoli privati, mezzi pubblici, pedoni, biciclette, ecc.), ognuno con i propri spazi. Un competitivo servizio di trasporto pubblico sulle direttrici più trafficate della città potrà dunque aversi nel modo migliore impiegando il tram. Scarica come PDF... Fascia Verde: vantaggi e criticità17 Marzo 2023Consumatori / TrasportiA cura di Assoutenti, Mentre scrivevamo queste note, alcuni fatti nuovi sono intervenuti a proposito della c.d. “Fascia Verde”, che ci hanno indotto a rivedere diversi punti dello scritto. La “Fascia Verde” è una Zona a Traffico Limitato (ZTL) molto ampia, che arriva quasi fino al G.R.A., in cui è vietato l’accesso ai veicoli più vecchi. Possono circolare solo quelli più recenti. Che è accaduto in questi ultimi giorni? Sono stati presentati alcuni ricorsi, che ad un primo esame appaiono manifestamente fondati, con cui si contesta che la distinzione per vetustà del veicolo è discriminatoria sotto diversi profili. L’amministrazione comunale, da parte sua, ha approvato una nuova delibera sulla Fascia Verde, con cui manifesta irrigidimento sul punto (ordinanza numero 27, firmata dal sindaco, Roberto Gualtieri, dello scorso 28 febbraio). L’ordinanza elenca tuttavia una serie di deroghe al divieto per i mezzi delle forze dell’ordine, del servizio pubblico, i mezzi per il trasporto dei rifiuti urbani, ecc. Chiariamo subito un punto. Assoutenti Lazio è da sempre a favore del trasporto pubblico, del suo potenziamento, della realizzazione di nuove infrastrutture, di una pianificazione della mobilità che veda al centro il trasporto pubblico e la mobilità pedonale e ciclabile; e nel contempo per una riduzione degli spazi urbani occupati dalle automobili, per destinarli invece a corsie preferenziali, sedi tramviarie, piste ciclabili, marciapiedi e isole pedonali. Pertanto le osservazioni di Assoutenti Lazio sul tema Fascia Verde sono al di sopra di ogni sospetto. Non si tratta chiaramente di una difesa degli automobilisti, bensì di difendere la libertà di fare a meno dell’automobile, la quale passa per la realizzazione di valide alternative (Piano Tram in testa) e non per la spinta all’acquisto di automobili più recenti. Cosa prevede la disciplina Fascia Verde? Si impedisce l’accesso ai veicoli più vecchi al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico. La distinzione fra veicoli più vecchi e più recenti al momento viene effettuata in base all’appartenenza alle varie classi c.d. “Euro”, che indirettamente si riferiscono alle varie età. Ci si pone la domanda: ma un provvedimento del genere è efficace per lo scopo dichiarato? E qui nascono i dubbi. Innanzitutto, ormai il problema principale della circolazione dei veicoli a motore, più che le emissioni, è l’ingombro. L’occupazione di spazio ed il consumo di suolo sono problemi seri. E non solo, i veicoli sono sempre più grandi e più numerosi. Non c’è posto per collocarli tutti quanti; ed ogni ipotesi di aumentare ancora gli spazi a loro disposizione ne attira più di quanti dovrebbe smaltirne, per il noto principio della domanda indotta. Per Assoutenti si dovrebbe pensare di ridurre il numero di veicoli, investendo sulle alternative: trasporto pubblico, facilitazioni per pedoni e ciclisti, servizi per la mobilità (come car sharing, noleggio, condivisione, scuolabus, ecc.). Ma anche sotto il profilo delle emissioni, quel che influisce è il numero complessivo dei veicoli, più che le emissioni del singolo. Anche qui si dovrebbe mirare piuttosto a ridurne il numero, offrendo servizi di trasporto pubblico più competitivi. Poi la distinzione dei veicoli in base, sostanzialmente, all’anzianità degli stessi va verificata scientificamente. Comunque, al di là dei dati di omologazione, (alla luce della nota vicenda Wolkswagen-dieselgate ove furono accertati consumi superiori anche del 50% rispetto a quanto dichiarato dalle case automobilistiche), occorre migliorare i controlli sulle emissioni dichiarate. Non sempre gli studi sono concordi. Forse è più una questione di manutenzione che di età del veicolo. Ma non c’era già la revisione più frequente, per i veicoli meno nuovi? Una riflessione a parte meritano i veicoli storici. I veicoli storici sono da considerarsi beni culturali, tutelati dall’art. 9 della Costituzione, e non “rottami ambulanti” come sembrano credere taluni. Secondo le statistiche (dati MTCT), a Roma le auto storiche certificate sono appena 9.945 su un totale di oltre 4 milioni di veicoli (esattamente 4.040.078). Vale a dire, una quota pari allo 0,25% del totale dei mezzi esistenti, e che percorrono all’anno lo 0,014% dei chilometri sul complessivo di tutti i veicoli. Uno zerovirgola del tutto irrilevante per le emissioni. Un blocco assolutamente inutile, in nome di una “pericolosità” concretamente inesistente. Macchine, peraltro, usate solo sporadicamente, oltre che mantenute costantemente in efficienza dai loro proprietari. RESIDENTI Il provvedimento appare punitivo proprio nei confronti di chi fa un uso limitato dell’automobile: le auto vecchie dei residenti nei quartieri semicentrali sono ancora funzionanti proprio perché vengono usate poco! Inquina molto di più chi scorrazza ad alta velocità sul Raccordo Anulare o sulle tangenziali tutti i giorni con la sua auto Euro 6 o 7, che non il residente dei quartieri semicentrali che gira con i mezzi pubblici e prende la macchina ogni tanto. Inoltre, a differenza di provvedimenti quali tariffazione della sosta e Z.T.L., qui non si tratta di regolamentare l’uso delle aree e di inibirne alcune alla circolazione in tutto o in parte, al fine di disincentivare l’uso dell’automobile, perché non c’è alcuna reale disposizione sulla circolazione o sulla sosta. Il divieto di circolazione per le tutte auto più vecchie all’interno della Fascia Verde punisce chi usa l’automobile solo occasionalmente. Le auto in questione sono auto in massima parte che fanno in media meno km/anno rispetto alle Euro 4-5-6-7, quindi il loro contributo effettivo all’inquinamento non è strettamente proporzionale alla consistenza numerica, ma presumibilmente può essere ridotto. Le auto vecchie di piccola cilindrata sono inoltre tendenzialmente più diffuse nei nuclei familiari a reddito relativamente basso, che non si possono permettere un’auto nuova. In sostanza quello che si deve evitare è che questo divieto sia interpretato come un invito a buttare la vecchia utilitaria per acquistare una macchina nuova più grande, aumentando il traffico e la congestione. I benefici ambientali sarebbero ben miseri. Proponiamo un correttivo alla limitazione: escludere dal divieto le auto più datate al di sotto di una certa cilindrata, che va scelta indicativamente tra 700 e 900 cc. Si può eventualmente porre come condizione che il proprietario sia abbonato annuale Metrebus e che sia maggiormente curata la manutenzione. Occorre inoltre favorire la semplice dismissione delle vecchie vetture, senza sostituirle: molte delle auto vecchie sono seconde o terze macchine ampiamente sottoutilizzate: la loro eliminazione potrebbe liberare verosimilmente in breve tempo e a costo zero molto più spazio su strada di quanto possano fare nuovi parcheggi. Se anche solo il 10% delle 700.000 vetture “vecchie” fosse rottamato, sarebbero disponibili 70.000 posti auto in più, per una superficie di 70 ettari, sufficienti a dare spazio per 280 km di corsie preferenziali o piste ciclabili. Per questo serve una forte campagna pubblicitaria ed eventualmente degli incentivi, come dei “pacchetti di mobilità sostenibile” per chi rottama l’auto senza sostituirla: possono comprendere una combinazione a scelta di buoni taxi, noleggio monopattini, abbonamenti Metrebus, buoni sconto per l’acquisto di bici e bici elettriche. Ricapitolando, Assoutenti Lazio ritiene che il provvedimento Fascia Verde debba essere mitigato, escludendone l’applicabilità ad alcune categorie di veicoli, onde non vessare inutilmente i cittadini: – Veicoli storici iscritti ASI (eventualmente per fasce orarie) – Veicoli storici ASI dei residenti (circolazione ammessa h 24) – Autovetture (e non altre categorie veicolari) dei residenti, almeno Euro 1 e successivi, eventualmente con ulteriori condizioni (una sola auto per famiglia, limite di cilindrata, maggiori controlli sulla manutenzione, possesso abbonamento annuale Metrebus, ecc). Nel contempo, concrete misure per favorire scelte di mobilità diverse: accelerazione del Piano tram previsto dal PUMS, risanamento trasporto pubblico, maggiore sicurezza per i pedoni e i ciclisti. Scarica come PDF... Il risveglio dal lungo sonno10 Febbraio 2023Consumatori / TrasportiA cura di Assoutenti, Oltre 20 anni fa furono elaborate molte espansioni della rete tranviaria di Roma, che avrebbero apportato un enorme beneficio alla mobilità. Non si fece nulla. Abbiamo dormito per 20 anni. Finalmente qualcosa sta per cambiare. Per 20 anni abbiamo tenuto duro, abbiamo impedito che le varie ipotesi tramviarie cadessero nel dimenticatoio, abbiamo lottato contro chi voleva definitivamente affossarle. Assoutenti Lazio, insieme a UTP, ha inviato ben 38 proposte per Il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). Molte sono state recepite. E finalmente si fa qualcosa. Che cosa accade ora? Una guida per i cittadini. Partono finalmente i progetti dormienti da 20 anni e più. Quattro linee sono in corso. È stato pubblicato il bando di gara per la progettazione di 3 linee tranviarie del Piano Urban della Mobilità Sostenibile (PUMS). La procedura competitiva n° 9 del 2022 è stata pubblicato a fine dicembre 2022. L’oggetto dell’appalto riguarda i servizi di progettazione di 3 linee tranviarie previste dal PUMS di Roma Capitale e di un deposito tranviario ed è suddiviso in tre lotti. Si prevede: * Acquisto di 121 nuovi tram * Tramvia Tiburtina: si tratta di un breve tronco dal Verano alla Stazione Tiburtina. A dispetto della sua brevità, va ad allacciare alla rete tranviaria la seconda stazione ferroviaria di Roma, importante nodo anche per l’Alta Velocità e per le autolinee a lunga percorrenza. Sull’impianto verranno istituiti (anzi ripristinati) diversi servizi con varie destinazione della città, utilizzando binari già esistenti. La linea c’era, era stata “temporaneamente” sospesa per i lavori di costruzione degli svincoli della Tangenziale Est (gli stessi che ora vanno in demolizione) e poi smantellata nel 1998, in pieno rilancio del tram, per vetustà. Ora è stata sbloccata la riapertura. * Tramvia Togliatti. Un percorso tangenziale completamente nuovo, previsto fin dagli anni 50. Collega Ponte Mammolo con Piazza di Cinecittà. La stessa arteria stradale fu costruita con lo spazio già predisposto per i binari. Erano stati ipotizzati prolungamenti a nord e a sud, in fasi ulteriori; ma i più lunghi tempi necessari per essi non possono ritardare la realizzazione di questa tratta. * Termini-Giardinetti-Tor Vergata. Si tratta in realtà di una linea esistente, la Ferrovia Roma- Giardinetti, riportata a Piazza dei Cinquecento da una parte, e prolungata a Tor Vergata dall’altra. I lavori sulla tratta esistente sarebbero anche più semplici e più veloci di quelli attualmente in corso per la manutenzione straordinaria della linea 8. Senonché le complicazioni derivano da innumerevoli vincoli, lacci, lacciuoli e formalismi frapposti da vari gruppi e centri di interesse che vorrebbero viceversa l’eliminazione della linea e lo smantellamento totale. * TVA (Termini-Vaticano-Aurelio) Segue un percorso amministrativo separato, in quanto concorrono diversi finanziamenti sulle varie tratte. Attraversa l’intero centro storico lungo Via Nazionale e Corso Vittorio Emanuele II. Triplicherà la capacità di trasporto degli attuali 40 e 64, linee notoriamente sovraffollate ed insufficienti. L’Università La Sapienza è stata incaricata di studiare il riordino dell’arredo urbano lungo tutta la linea, trattandosi di intervento di forte riqualificazione. Fra le questioni sul tavolo, anche la posizione dei binari, fra tre opzioni proposte per ciascuna delle arterie interessate. (A nostro avviso, la più semplice è ricollocare i binari nell’originaria posizione che avevano fino al 1929, al centro della strada). Riteniamo necessaria anche la presenza dei fili dell’alimentazione elettrica sull’intera linea (come peraltro previsto nel 1999), evitando la necessità di rotabili eccessivamente pesanti per l’inutile peso morto delle batterie (e senza dimenticare i pessimi risultati del tratto “senza fili” del filobus 90 tra Porta Pia e Termini). A questi “lavori in corso”, si devono aggiungere ulteriori azioni dell’amministrazione comunale. L’assessore Eugenio Patanè, nel corso di alcuni incontri, ci ha comunicato che si sta occupando anche di due problemi “a monte”: * I depositi tranviari, propedeutici alla realizzazione di espansioni di rete, necessari per ricoverare un maggior numero di vetture. Sono state individuate varie aree. * Le competenze professionali. Gli esperti di progettazione e di costruzione di linee tramviarie sono andati tutti in pensione e non sono stati rimpiazzati. Occorre ricostituire queste figure professionali. A queste linee ormai di fase di realizzazione, seguono altri otto tronchi, per i quali in seguito a bando di gara è stato conferito appalto per la progettazione preliminare. * Proseguimento della Tramvia Tiburtina fino a Ponte Mammolo. * Prolungamento dell’attuale linea 2 da Piazza Mancini a Vigna Clara (Stazione FS) * Linea su Viale Angelico, con due rami, per il Ponte della Musica fino all’Auditorium e per Piazzale Clodio. * Due nuovi tronchi in zona Tor Vergata, in prosecuzione della Termini-Tor Vergata * Tram Marconi. Purtroppo in ritardo per vari problemi insorti, tra cui il ricorso al TAR di due distributori di benzina. * Linea trasversale San Paolo-Cinecittà. Appare piuttosto difficoltosa, anche in considerazione dell’attraversamento del Parco all’Appia Antica. Al momento non c’è neppure un tracciato definito. Assoutenti Lazio esprime la massima soddisfazione per la ripartenza dei programmi tranviari dopo un lungo ed ingiustificato fermo, ed auspica l’integrale e veloce realizzazione di tutto quanto, senza nuovi intoppi; vigilerà sullo svolgimento dei lavori, contrastando anche tentativi di disturbo. Nel contempo, Assoutenti Lazio invita ad avviare al più presto anche la terza fase delle linee già previste dal PUMS e concretamente individuate. Prima si comincia, prima si arriva.* L’importante collegamento lungo Via Cavour e un tratto di Via dei Fori Imperiali. Indispensabile per la riqualificazione ed una vera pedonalizzazione dei Fori, ma nel contempo senza penalizzare il trasporto pubblico. E necessario per poter eliminare gli autobus dalla parte più delicata di Roma. * Il Raccordo Lodi, per alleggerire e decongestionare Porta Maggiore, ora punto di passaggio obbligato per l’intera rete * La linea del Lungotevere, già studiata dall’urbanista Italo Insolera * La linea 23 su Via Ostiense * La linea su Corso Italia, utilizzando tutte le esistenti corsie riservate del 490. * Il prolungamento Termini-Università * Prolungamenti 8 a Bravetta, 14 a Tor Sapienza e 5 a Piazza delle Camelie. E come ulteriore “problema a monte” indichiamo la necessità di ridurre drasticamente i tempi di approvazione e realizzazione di queste fondamentali infrastrutture. Scarica come PDF... Roma Lido: cambia la gestione ma per gli utenti cambia poco28 Luglio 2022Consumatori / Trasportia cura di Assoutenti Lazio APS Dal 1 luglio la gestione della ferrovia regionale Roma-Lido di Ostia è passata da ATAC a Cotral e Astral, direttamente controllati dalla Regione, proprietaria della linea. Tuttavia, al cambio di gestione, non è corrisposto, secondo Assoutenti Lazio APS, un miglioramento della qualità del servizio. Ed il motivo è semplice: il problema sono i treni mancanti. La carenza di materiale rotabile aveva già causato un pesante taglio delle corse, per cui invece di avere un treno ogni 10-15 minuti fino al 2020 siamo passati ora ad un treno ogni 22-23 minuti, dopo avere attraversato anche fasi peggiori (30-40 minuti). Nonostante alcuni treni siano già tornati dalla revisione, purtroppo continuano ugualmente a guastarsi, ed il motivo è un mistero. Il programma di esercizio ridotto prevede quattro treni in linea, con frequenze di 22-23 minuti, più un quinto treno che, se e quando disponibile, fa corse straordinarie aggiuntive, che si inseriscono ogni 90 minuti (quando il quinto treno non c’è, le corse straordinarie non si fanno). Tuttavia, continua spesso a verificarsi che siano fermi per guasto non solo tutti i treni di riserva ed il quinto, ma anche uno dei quattro. Per cui in tal caso in funzione “sono rimasti in tre” (cit.), con frequenze di 30 minuti e orari a casaccio, ogni volta diversi e imprevedibili. Esattamente come sotto la gestione ATAC. Dunque qualcosa non va nel servizio di manutenzione quotidiana, che non migliora nemmeno passando da ATAC a Cotral. A questo si aggiunge l’anticipazione delle ultime corse al tardo pomeriggio per lavori sui binari. Che tali lavori siano necessari ed anzi da troppo tempo attesi non vi è alcun dubbio. Tuttavia, mentre per analoghi lavori la metro A cessa il servizio alle 21,00, per la Roma-Lido si anticipa di parecchio, anche troppo. Cosicché non solo bisogna affrettarsi a tornare dal mare, ma addirittura, in direzione opposta, si rischia di non tornare a casa. L’ultima corsa da Ostia è alle 20,00, e da Roma addirittura alle 19,18 (con l’aggravante che la corsa delle 19,18 è una “straordinaria”, per cui se non c’è il famoso quinto treno saltano le corse precedenti). Dopo tali orari, solo autoservizi sostitutivi nel traffico della Via Ostiense. Secondo i calcoli di Assoutenti Lazio APS, per avere un servizio minimamente accettabile, anche in considerazione della stagionalità che caratterizza la linea, occorrono almeno nove treni operativi (sei treni in linea per frequenza 15 minuti, due riserve e uno in manutenzione), quindi al netto di quelli guasti. Per frequenze a 10 minuti, i treni necessari sono quindici (nove in linea, tre riserve e tre in manutenzione). L’interrogativo che poniamo ai nuovi gestori è questo: quando arriveranno i treni mancanti? E che garanzie ci sono che non continuino a guastarsi? Quali innovazioni intendono introdurre sul servizio di manutenzione? Scarica come PDF... REFERENDUM CONSULTIVI SUL TRASPORTO PUBBLICO A ROMA. DOMENICA 11 NOVEMBRE 2018 DALLE 8:00 ALLE 20:006 Novembre 2018TrasportiDomenica 11 novembre i cittadini romani sono chiamati a esprimersi sul futuro del trasporto pubblico di Roma. Si tratta di un referendum consultivo che avrà ad oggetto le modalità di gestione del trasporto pubblico cittadino. Le proposte potranno essere approvate solo se avrà partecipato alla votazione un terzo degli aventi diritto per il referendum consultivo e la maggioranza degli aventi diritto per il referendum abrogativo e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. Questi i quesiti su cui i cittadini saranno chiamati ad esprimersi: Quesito n. 1 “Volete voi che Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia mediante gare pubbliche, anche ad una pluralità di gestori e garantendo forme di concorrenza comparativa, nel rispetto della disciplina vigente a tutela della salvaguardia e della ricollocazione dei lavoratori nella fase di ristrutturazione del servizio?” Quesito n. 2 “Volete voi che Roma Capitale, fermi restando i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia comunque affidati, favorisca e promuova altresì l’esercizio di trasporti collettivi non di linea in ambito locale a imprese operanti in concorrenza?” Per ogni quesito sarà consegnata all’elettore una scheda, di colore diverso. Il cittadino dovrà esprimere la propria preferenza apponendo un segno “X” sul SI o sul NO. Si voterà presso i consueti seggi utilizzati per le consultazioni elettorali, politiche e amministrative presentando tessera elettorale e documento di riconoscimento in corso di validità. Possono votare: i cittadini iscritti nelle liste elettorali di Roma Capitale e i cittadini residenti all’estero (A.I.R.E.) che votano a Roma. Possono altresì votare, purché registrati tra il 1 ottobre e il 31 dicembre 2017, tutti coloro ai quali lo Statuto di Roma Capitale garantisce diritti di partecipazione: i cittadini non residenti a Roma, che godono dei diritti di elettorato attivo ed esercitano a Roma la propria attività prevalente di lavoro; gli studenti non residenti a Roma, che godono dei diritti di elettorato attivo ed esercitano a Roma la propria comprovata attività di studio, presso scuole o università; gli stranieri che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età, legittimamente presenti nel territorio nazionale e residenti a Roma o ivi aventi il domicilio per ragioni di studio o di lavoro. di Giorgia Villani Scarica come PDF... ROMA, STAZIONE FERROVIARIA DI VIGNA CLARA: A CHE PUNTO SIAMO?15 Ottobre 2018TrasportiTorniamo ad occuparci della annosa questione che vede la stazione ferroviaria di Vigna Clara al centro di dibattiti, vicende giudiziarie, annunci e smentite sulla tanto attesa riapertura. Ricordiamo che si tratta di un importante collegamento, atteso sin dal 1990 quando la stazione venne realizzata, che permetterebbe di dare un fondamentale aiuto alla viabilità del Municipio XV e di tutto il quadrante Roma Nord: la linea permetterebbe di collegare i quartieri Vigna Clara – Fleming – Flaminia e non solo a Valle Aurelia e Ostiense e dunque alle Linee A e B della metropolitana di Roma, permettendo a migliaia di cittadini di lasciare a casa quello che oggi è l’unico mezzo di spostamento, cioè l’auto privata. Sulla vicenda, lo scorso marzo si è pronunciato il Tar del Lazio, con sentenza ormai divenuta definitiva, che ha di fatto impedito la riapertura della tratta e che ha ordinato a RFI di verificare l’impatto ambientale in termini di rumore e vibrazioni derivante dal passaggio dei convogli sulla tratta in questione. Ebbene, all’indomani di tale pronuncia, utenti e cittadini, residenti e non nel territorio del XV Municipio chiedono ragguagli e risposte certe circa i prossimi sviluppi e sull’avvio delle prove tecniche richieste dai Giudici, ma purtroppo ad oggi non si può che constatare che la stazione è ancora inutilizzata. MDC LAZIO, accanto al Comitato Un Anello per Roma e accanto ai cittadini residenti e lavoratori che invocano da anni l’attivazione della linea ferroviaria, chiede da tempo risposte alle Amministrazioni e a tutti gli Enti interessati. In occasione dell’incontro con il Presidente del Municipio XV Dott. Simonelli dello scorso 8 settembre, si è avuta notizia che RFI ha intenzione di adempiere a quanto prescritto dal Tar Lazio e di voler procedere quanto prima alle prove tecniche per valutare l’eventuale impatto derivante dal passaggio dei convogli. Ciò che si attende è non solo una rapida soluzione della vicenda, ma una costante e completa informazione ai cittadini da parte degli enti interessati sulle prossime tappe e sulle reali e concrete possibilità che la stazione possa essere utilizzata. Del resto, non si possono non considerare le numerose ormai quotidiane lamentele che arrivano dai cittadini a Mdc Lazio che denunciano il progressivo e inarrestabile degrado di tutta l’area che circonda la stazione, invasa troppo spesso da rifiuti di ogni genere e dimensione che vengono abbandonati per giorni e giorni, senza contare le enormi problematiche derivanti dalle auto lasciate in sosta in assenza di adeguati stalli per il parcheggio. MDC Lazio prosegue nell’azione di quotidiano monitoraggio e invita tutti i cittadini a far sentire la propria voce e a segnalare tutti i disagi sulla nostra pagina Facebook Movimento Difesa del Cittadino – Lazio e al nostro indirizzo mail info@mdclazio.org. di Giorgia Villani Scarica come PDF... VOLI CANCELLATI, VANNO RIMBORSATE ANCHE LE SPESE DI COMMISSIONE24 Settembre 2018TrasportiNuove regole in caso di voli cancellati. I passeggeri hanno diritto al rimborso integrale del biglietto dalla compagnia aerea, comprensivo delle commissioni pagate agli intermediari al momento dell’acquisto. Lo stabilisce la Corte di Giustizia dell’Unione Europea con una sentenza arrivata in seguito al ricorso di un cittadino tedesco. Il signor Dirk Harms aveva acquistato per sé e per i familiari – tramite il sito Opodo – dei biglietti per un viaggio della Vueling Airlines da Amburgo a Faro. Costo totale, 1108,88 euro. Ma la compagnia low cost spagnola, una volta cancellati i voli, ha rimborsato solo 1031,88 euro, rifiutandosi di corrispondere al cliente i 77 euro che l’aggregatore online aveva riscosso come commissione. Il signor Harms ha fatto ricorso al Tribunale di Amburgo che si è a sua volta rivolto alla Corte di Giustizia Ue per chiedere delucidazioni. Si è arrivati così alla sentenza che ha dato ragione all’acquirente. La compagnia aerea deve rimborsare anche le spese di commissione, a meno che queste non siano state fissate all’insaputa del vettore. Circostanza che spetta al giudice verificare. Segnalateci mancati rimborsi, rivolgetevi ad MDC Lazio per la tutela dei vostri diritti. Scarica come PDF... DOPO IL DISASTRO DI GENOVA, QUAL E’ LA SITUAZIONE NEL LAZIO?27 Agosto 2018TrasportiIl disastroso crollo del Ponte Morandi a Genova e le 43 vite che ha portato con sé hanno scatenato in Italia una vera e propria psicosi. Nei giorni immediatamente successivi sui social era tutto un postare foto di ponti, viadotti, cavalcavia, piloni corrosi. “Ma questo sarà sicuro?”. “Secondo voi crolla?”. Senza voler scatenare inutili allarmismi, bisogna dire che la situazione non è delle più rosee. L’ha fotografata il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), preoccupato per la “regolarità” di crolli di infrastrutture stradali che si sta riscontrando ultimamente. Quello di Genova è il quinto degli ultimi quattro anni. DIECIMILA PONTI A RISCHIO – Elemento comune dei crolli è l’età delle opere, quasi tutte oltre i 50 anni, “che corrispondono – spiega il Cnr – alla vita utile associabile alle opere in calcestruzzo armato realizzate con le tecnologie disponibili nel secondo dopoguerra”. C’è inoltre da considerare che molte infrastrutture sono state pensate per flussi di traffico che sono poi aumentati a dismisura negli anni. Secondo il Cnr sono circa 10mila i ponti in calcestruzzo armato con oltre 50 anni, che hanno superato dunque la durata di vita per cui sono stati progettati e costruiti. Per tutti andrebbero fatti “controlli approfonditi per valutarne lo stato e poi decidere se procedere con la manutenzione o demolirli e ricostruirli con tecniche più moderne”. Già, perché in molti casi è più conveniente – oltre che più sicuro – abbattere e ricostruire. I PONTI DEL LAZIO – A Roma sono finite sotto i riflettori due infrastrutture della Magliana. Anche nella Capitale c’è un ponte Morandi, il viadotto “alato” realizzato dallo stesso progettista che ha fatto quello di Genova e con gli stralli simili a quello crollato un po’ di giorni fa (anche se molto più piccolo). È il ponte sospeso più antico di Roma, una lunghissima curva. Una frana negli anni ’60 lo ha seriamente danneggiato, e dopo il terremoto di Amatrice ha iniziato a evidenziare dei crdimenti. L’ingegner Remo Calzona, allievo di Morandi, ha parlato di “stato di ammaloramento del ponte”, facendo attivare alcuni parlamentari romani che hanno subito chiesto al ministro Toninelli “un’immediata verifica della struttura e della sua percorribilità”. Ma a destare più preoccupazione è il ponte della Magliana: progettato da Romolo Raffaelli, i lavori iniziarono nel ’38, poi furono interrotti durante la guerra e il viadotto fu inaugurato nel ’50. Oggi lo percorrono in migliaia ogni giorno, è quello che porta sulla Roma-Fiumicino. Secondo il professor Calzona, che già a gennaio aveva lanciato l’allarme in un convegno, “questa struttura presenta da tempo gravi difetti”. In primis, “non è mai stata collaudata, non sono mai state fatte prove di carico e tensione”. Già negli anni ’70 il Campidoglio creò una commissione d’inchiesta, che al termine delle sue indagini concluse che quella struttura non andava utilizzata. Tuttavia il ponte della Magliana è troppo importante per snellire il traffico in quel quadrante, quindi non se n’è fatto niente. “Il rischio collasso è nell’ordine della cose, ha superato di quasi 20 anni il termine della vita di questo tipo di strutture, e i danni subiti sono sotto gli occhi di tutti”, afferma senza mezzi termini il professore, precisando ovviamente che “non è detto che debba cadere in questi giorni”. Altri hanno provato a correggere il tiro e ridimensionare l’allarme, ma lo hanno in parte confermato. Affermando essi stessi la necessità di intervenire con un “significativo restauro” della struttura. A Subiaco, sui Simbruini, invece, è stato chiuso un ponte pedonale verso il laghetto, località di attrazione per i turisti. Dopo le verifiche ed i controlli sulla stabilità della struttura da parte di vigili del fuoco, polizia locale e l’area tecnica del Comune è arrivato il provvedimento che vieta il passaggio dei visitatori che a piedi attraversano il ponte per raggiungere il laghetto, lungo il fiume Aniene, all’interno della più grande area protetta del Lazio tra Roma e Frosinone. Al momento si attendono gli interventi di messa in sicurezza. A Sabaudia anche è stata vietata la passerella vicino al lago. Si tratta di un ponte sull’Aniene, chiuso dopo il provvedimento attuato per quello sul fiume Liri tra San Giorgio a Liri e Pignataro Interamna, in Ciociaria, il cui passaggio è vietato ad auto e pedoni. La sindaca di Sabaudia, Giada Gervasi, venerdì 24 ha firmato un’ordinanza di chiusura di una passerella di legno vicina al canale del lago di Paola, a seguito di un sopralluogo che ha fatto emergere il cedimento dell’argine della foce sud del bacino di Porto Canale Romano. È stata vietata anche la navigazione del canale. IL GROVIGLIO DI COMPETENZE – E se si vuole intervenire ci si perde nel groviglio di competenze. Manca una regia unica. Il Cnr chiede un “piano Marshall” di messa in sicurezza da miliardi di euro, “che coinvolga le migliori competenze scientifiche”. Difficile da realizzare perché in Italia non esiste una mappatura dei cavalcavia. Quanti ponti abbiamo, quanti sono sicuri e quanti vanno rifatti o hanno bisogno di manutenzione? Non lo sappiamo, la gestione del milione e mezzo di chilometri di strade è troppo frammentata. C’è lo Stato con l’Anas, poi le Regioni, le Province, i Comuni e l’Aiscat, che raggruppa 27 società concessionarie di autostrade. La più grande di queste, Autostrade per l’Italia, fa sapere che sulla sua rete ce ne sono 1800, uno di questi è quello crollato a Genova. C’è poi il caso delle Province, un ente svuotato di senso e anche di fondi, sempre più ridotti all’osso: come fanno manutenzione su ponti e viadotti di loro competenza? È necessaria e doverosa quindi una ricognizione in primis, e a farla deve essere lo Stato coinvolgendo “le migliori competenze” e gli enti locali, sotto la sua regia. Poi andrebbe realizzato un piano di manutenzioni, abbattimenti e ricostruzioni da affidare ai privati in tutta Italia. Una sfida da non rimandare più, dopo il disastro di Genova. Scarica come PDF... PeopleFly, l’Antitrust blocca la vendita online dei biglietti9 Agosto 2018TrasportiVendita di biglietti per voli inesistenti e ostacoli al rimborso. Queste le motivazioni che hanno determinato, da parte dell’Antitrust, l’avvio di un procedimento di pratica commerciale scorretta nei confronti di Peoplefly S.r.l. il 4 Luglio 2018. Il “virtual carrier”, infatti, vendeva biglietti per voli per i quali non aveva ancora stretto alcun tipo di accordo con compagnie aeree od operatori aeroportuali. I clienti, una volta scoperto che il proprio volo non sarebbe mai stato effettuato, non hanno avuto la possibilità di ottenere alcun tipo di rimborso nonostante le numerose richieste inviate. Come misura cautelare l’Autorità ha stabilito che Peoplefly dovrà interrompere la pubblicizzazione e la vendita di biglietti per voli charter, in particolare sulle tratte Bologna-Trapani e Cuneo-Trapani, per i quali non siano stati stipulati gli accordi commerciali con i gestori aeroportuali interessati dai voli e con le compagnie aeree che effettueranno i voli. La società dovrà, inoltre, garantire la possibilità ai propri clienti di ottenere i rimborsi dei prezzi pagati per i voli non effettuati. Contatta i nostri esperti di MDC Lazio per ricevere una consulenza e per tutelare i tuoi diritti! di Mattia Angelini Scarica come PDF... Prezzi e clausole contrattuali non trasparenti: Airbnb nel mirino della UE23 Luglio 2018TrasportiPratiche commerciali scorrette, clausole contrattuali abusive e scarsa tutela dei consumatori: un big della sharing economy finisce nel mirino della Commissione europea. Parliamo di Airbnb, società con sede a San Francisco che raccoglie annunci di case e stanze in affitto per brevi periodi. In una nota pubblicata il 16 luglio la Commissione ha invitato Airbnb ad adeguarsi alle regole dell’Unione in materia di tutela dei consumatori: la società californiana ha tempo fino a fine agosto per conformare le sue politiche commerciali alle norme europee. Sempre più persone si affidano ad Airbnb per prenotare alloggi per le vacanze. Tuttavia, ha affermato Vera Jourava, politica ceca e attuale commissario per la Giustizia, consumatori e uguaglianza di genere: “La popolarità non è una scusa per non conformarsi alle regole Ue in materia di tutela dei consumatori”. L’esecutivo europeo fa una lista degli accorgimenti che Airbnb deve prendere per allinearsi. In materia di prezzo la piattaforma deve: Modificare il modo in cui vengono presentate le informazioni sui prezzi, e garantire che al consumatore sia fornito il prezzo totale, comprensivo di tutte le tasse e i servizi obbligatori che vengono applicati (spesso ad esempio il prezzo delle pulizie obbligatorie o di altri servizi non viene indicato, così il consumatore si ritrova a pagare un prezzo più alto di quello che appare nella ricerca iniziale sul Web). Indicare con chiarezza se l’offerta è di un privato o un professionista, perché cambiano le norme sulla protezione dei consumatori. Quanto alle condizioni di utilizzo invece: Non indurre i consumatori a rivolgersi a un giudice di un Paese diverso da quello di residenza. Non privarli della possibilità di citare in giudizio un soggetto che dà ospitalità. Non modificare unilateralmente clausole e condizioni, senza informare chiaramente e in anticipo i consumatori, dando loro la possibilità di rescindere il contratto. In caso di sospensione di un contratto riconoscere al consumatore il diritto a un indennizzo o la possibilità di presentare ricorso. Le politiche in materia di rimborsi e la raccolta delle richieste di risarcimento devono essere definite in maniera più chiara. La società californiana, dicevamo, ha tempo fino ad agosto per apportare le modifiche richieste, e le soluzioni che proporrà saranno esaminate dalla Commissione e dalle autorità per la tutela dei consumatori della Ue. Nel caso non siano ritenute soddisfacenti Bruxelles potrebbe spingere gli Stati membri ad adottare azioni coercitive, sanzioni comprese. Scarica come PDF... Viaggiare gratis per tutto il Lazio, l’iniziativa della Regione per i giovani17 Luglio 2018TrasportiViaggiare gratis alla scoperta del Lazio. Questa l’iniziativa ‘Lazio in Tour gratis’, lanciata dalla Regione e rivolta ai giovanissimi. Chi ha tra i 16 e i 18 anni (19 ancora da compiere) e risiede nel Lazio può viaggiare gratuitamente per 30 giorni – tra il 15 luglio e il 15 settembre – in tutti i 373 comuni della regione. Sono compresi tutti i bus Cotral e i treni regionali di Trenitalia. Non i bus Atac, e neanche la metro capitolina, la Roma-Lido e il Leonardo Express. Per farlo bisogna scaricare l’app, poi attivare la registrazione, ma solo dal momento in cui la si vuole utilizzare, perché i 30 giorni gratuiti partono da allora. Basta inserire i dati anagrafici e un selfie del volto (che faciliterà l’identificazione nel corso dei controlli) per ottenere un codice che serve come titolo di viaggio da mostrare ai controllori. Scarica come PDF... “Viaggiare Sicuri” e “Dove siamo nel mondo”: i servizi della Farnesina per una vacanza più sicura6 Luglio 2018TrasportiPartire informati è una regola fondamentale per fare delle vacanze sicure, soprattutto se si viaggia in Paesi che presentano dei fattori di rischio. Seconda regola da seguire è informare la Farnesina dei propri spostamenti. Per questo il ministero degli Esteri ha lanciato due servizi online molto semplici da consultare, con tanto di app per i dispositivi mobili: “ViaggiareSicuri” e “Dovesiamonelmondo”. “Informatevi ed informateci è da sempre il nostro motto”, ricorda il capo dell’Unità di Crisi della Farnesina Stefano Verrecchia. “La nostra sala operativa attiva h24 e i portali sono a disposizione per chi viaggia all’estero, nella consapevolezza di vivere un’epoca caratterizzata da fattori di rischio nuovi, mutevoli e in parte imprevedibili”. Come funzionano i portali e perché è utile registrarsi? Quando si pianifica un viaggio all’estero – che sia per turismo, per lavoro o per altri motivi, che sia per un breve o un lungo periodo – bastano una manciata di clic su ViaggiareSicuri per farsi una chiara idea del Paese che si va a visitare: dalle condizioni di sicurezza a specifiche avvertenze relative alle aree più pericolose, senza tralasciare altri aspetti importanti come i comportamenti più adeguati a cui attenersi per non passare guai e le condizioni della sanità, sia per quanto riguarda la qualità del servizio che la possibilità di contrarre malattie. Presente ovviamente anche tutta una serie di informazioni pratiche: i documenti che servono per recarsi nel Paese da visitare, la policy per chi viaggia con gli animali, le norme alla guida e i documenti necessari per chi deve usare auto o moto. Se per esempio si vuole andare alle Bahamas è bene sapere che sono in grande crescita – anche nelle zone turistiche – fenomeni di microcriminalità come furti e borseggi. E che si raccomanda “massima prudenza anche nelle ore diurne” in zone come New Providence Grand Bahama, dove spesso si registrano reati violenti come stupri e rapine a mano armata. Se si va in Messico è altrettanto bene sapere che si stanno verificando ultimamente diversi casi di virus Zika. In Turchia, zona molto amata e visitata con la sua capitale Istanbul e la sua posizione geografica che la vede a cavallo tra due mondi e due culture, c’è da fare attenzione: evitare le zone al confine con la Siria – area di guerra – e limitare gli spostamenti, perché dal tentato golpe dell’estate 2016 Erdogan ha molto rafforzato l’apparato di sicurezza del Paese e intensificato i controlli. È sconsigliato scattare foto in zone militari, a edifici militari o durante comizi e manifestazioni politiche. Insomma, tutto quello che c’è da sapere, soprattutto se si decide di intraprendere viaggi in zone del mondo distanti – geograficamente e culturalmente – dalla nostra. È consigliato munirsi sempre di passaporto, e controllare gli eventuali visti richiesti dal Paese di destinazione. Fare attenzione se si possiede la carta d’identità elettronica: non tutti i Paesi la accettano, la Farnesina consiglia di verificare con le ambasciate o gli uffici consolari degli Stati. E prima di partire sarebbe bene registrare il proprio viaggio sul portale “Dovesiamonelmondo”, così da rimanere costantemente in contatto con l’Unità di crisi della Farnesina, facilitando l’assistenza in caso di emergenze. Scarica come PDF... ROMA – VIA DI PORTONACCIO CORSIA PREFERENZIALE11 Giugno 2018TrasportiOltre al danno…. A poco più di un anno dal ripristino della corsia preferenziale su Via di Portonaccio, ci si trova ancora una volta a tornare sull’argomento della vicenda giudiziaria che ne è conseguita. Centinaia e centinaia i ricorsi ancora pendenti dinanzi al Giudice di Pace di Roma, Ufficio dinanzi al quale non si registra un orientamento univoco. La percentuale di accoglimento dei ricorsi presentati da Mdc Lazio è superiore al 70% ma, anche in caso di vittoria, non sempre è riconosciuto al cittadino – ricorrente il beneficio delle spese di giudizio che ha dovuto anticipare pur di veder tutelati i propri diritti. Ma non solo. L’amministrazione Capitolina dimostra di non avere intenzione di tendere una mano alle migliaia di automobilisti che inconsapevolmente sono incappati nella violazione, anzi dimostra di non avere intenzione di mollare la presa sulla vicenda. Rivelatasi sorda alle innumerevoli istanze dei privati cittadini che hanno chiesto a gran voce al Comune semplicemente di prendere atto che EVIDENTEMENTE (i numeri parlano chiaro, oltre 250 mila violazioni solo nei primi mesi di istituzione della corsia preferenziale!!) qualcosa è andato storto nel ripristino della corsia preferenziale, nella segnaletica e nella diffusione delle informazioni all’utenza, l’Amministrazione ricorre in appello e trascina ostinatamente, ancora una volta, i propri cittadini in Tribunale. Sopporta così i costi dovuti per il pagamento del “contributo unificato” cioè la tassa richiesta dalla legge per adire l’organo giurisdizionale, in media 60 Euro per ciascun appello, oltre alle tariffe dei propri avvocati. Ci si chiede, allora, a quanto ammonti ad oggi la spesa che l’Amministrazione ha sostenuto e che tuttora sostiene per portare avanti le proprie difese, tutte risorse che evidentemente non possono essere impiegate per rispondere ad altri bisogni dei romani. Ci auguriamo che le giurisdizioni competenti continuino ad indagare sulla vicenda già più volte denunciata anche dalla nostra associazione e ci auguriamo in futuro che il rapporto tra Comune e cittadini sia ispirato ad una leale e reciproca collaborazione a tutela del bene comune e non ad un gravoso e ostinato braccio di ferro. Scarica come PDF... RYANAIR, CAMBIANO LE REGOLE SUL CHECK-IN: SEMPRE MENO TEMPO A DISPOSIZIONE1 Giugno 2018TrasportiCambiano le regole per il check-in sui voli Ryanair. Dal prossimo 13 giugno il tempo a disposizione per farlo prima di un volo sarà di sole 48 ore, 46 per la precisione. Chi prenota i posti a sedere – con prezzi che vanno dai 4 ai 15 euro – o acquista il servizio di imbarco prioritario (5 euro), è autorizzato a effettuare il check-in già 60 giorni prima del volo. Altrimenti la finestra si riduce sensibilmente, e il check-in si può fare da 48 a due ore prima del volo. Nella versione che precede il recente aggiornamento dei termini e delle condizioni per volare con il vettore di Michael O’Leary i giorni a disposizione erano quattro. Questo ulteriore taglio comporta un’immediata conseguenza: non sarà più possibile fare il check-in del volo di ritorno prima della partenza, neanche in caso di viaggi brevi e weekend. Con Ryanair chi non effettua il check-in online deve pagare 55 euro per farlo in aeroporto, chi dimentica la carta d’imbarco o non la stampa paga 20 euro per la ristampa all’aeroporto. Pochi mesi fa la compagnia irlandese aveva cambiato anche le regole sui bagagli a mano: senza acquistare un pacchetto Premium non si possono più trasportare i piccoli trolley, che vengono imbarcati in stiva senza sovrapprezzo. Anche in passato, una volta riempite le cappelliere, i passeggeri dovevano imbarcare il bagaglio a mano nella stiva, ora l’obbligo riguarda tutti coloro che decidono di non pagare supplementi. Ryanair è nota per vendere tutti i servizi aggiuntivi ai suoi passeggeri, con le nuove regole però spinge sempre più i viaggiatori – e quasi li costringe – ad acquistarli. Per non diventare passeggeri di serie B, quelli che decidono di pagare il solo biglietto. Scarica come PDF... La svolta digitale di Atac: quattro nuovi prodotti per gli utenti18 Maggio 2018Trasporti Il trasporto pubblico, in una città come Roma, è spesso una soluzione obbligata per gli utenti, costretti a spostarsi nel traffico della Capitale per recarsi a lavoro o per commissioni di vita quotidiana, privi di un’automobile o altro mezzo privato di trasporto. La tecnologia è inarrestabile ed anche Roma cerca di eguagliarsi ad altre città europee per facilitare la mobilità per residenti ma anche per chi da turista decide di visitare la città eterna. Per questo, è stata presentata un mese fa la “rivoluzione digitale” di Atac, che punta sull’innovazione e su quattro nuovi prodotti per rendere più sostenibili i biglietti dal punto di vista ambientale, dematerializzandoli, e consentirne un acquisto più efficiente, immediato e semplice per gli utenti. Le novità per gli utenti Sono quattro i nuovi prodotti presentati dal sindaco Virginia Raggi con l’assessore Linda Meleo e il dg Atac Paolo Simioni. Dall’acquisto multiplo di biglietti tramite smartphone alla nuova contactless card, passando anche da offerte per lo shopping agli abbonati. Eccoli nel dettaglio. B+, LA NUOVA APP –Con la nuova piattaforma è possibile acquistare fino a 20 BIT per ogni transazione, oltre agli abbonamenti mensili e ai titoli di viaggio Roma 24, 48 e 72. Per oltrepassare i tornelli della metro si usa il cellulare. LA NUOVA CONTACTLESS CARD – Costa un euro la nuova card Atac: ci si possono caricare i BIT, i titoli di viaggio Roma 24, 48 e 72 e gli abbonamenti. Anche sulle altre card dell’azienda capitolina (la Metrebus Red ad esempio) entro giugno 2018 sarà possibile caricare un carnet di biglietti, per chi il trasporto pubblico lo usa saltuariamente. I PARCOMETRI PAY&GO – Circa mille nuovi parcometri nei prossimi mesi saranno potenziati e diventeranno dei veri e propri strumenti di ricarica e pagamento. Non solo per pagare la sosta sulle strisce blu (inserendo il numero di targa e senza nessun tagliando da esibire nell’auto) o le multe elevate da Atac. Ma anche per ricaricare le card dell’azienda capitolina e acquistare biglietti. Per ora si può solo pagare la sosta, entro l’anno saranno attivi tutti gli altri servizi, fa sapere Atac. ATAC + – Tutti gli abbonati annuali e mensili possono iscriversi al nuovo portale (vantaggi.atac.roma.it) per poter utilizzare sconti su diversi marchi di shopping e su eventi culturali della Capitale. Il nostro punto di vista È innegabile che la rivoluzione digitale avviata da Atac coinvolga sempre di più il cittadino/utente del trasporto con metodi più semplici e veloci di pagamento ed ormai alla portata di tutti. Tuttavia per un servizio davvero efficiente dovrebbe essere prevista anche una corretta e più puntuale manutenzione dei mezzi in circolazione. Le due aree devono necessariamente convergere e spianare la strada per un servizio di trasporto pubblico locale più sicuro e più agevole per gli utenti. Il Movimento Difesa del Cittadino Lazio mette a disposizione le proprie risorse per segnalazioni e suggerimenti per contribuire alla crescita “insieme”. Scarica come PDF...