A cura di Adusbef,
Nell’ ultimo periodo assistiamo a un notevole sviluppo del commercio online e dei pagamenti digitali; un abbrivio a queste pratiche è sicuramente stato dato dalla pandemia da Covid19 e negli anni a venire il ricorso a strumenti tecnologici e digitali per effettuare acquisti sarà sempre più frequente e rivoluzionerà il mercato sempre di più.
L’ evoluzione delle modalità di acquisto e dei sistemi di pagamento ha un legame anche con la purtroppo sempre frequente contraffazione dei prodotti. Facilmente infatti sui siti di e-commerce si possono trovare prodotti contraffatti; il fenomeno è di grande portata in quanto riguarda sia le piattaforme digitali di commercio elettronico, sia anche i social network, che vengono ormai utilizzati anche come piattaforme di acquisto e vendita.
Come sappiamo, i prodotti contraffatti violano i diritti di proprietà industriale e causano molteplici danni alle imprese, ai consumatori e all’ intero sistema economico-sociale. E’ quindi quanto mai necessario combattere questa piaga; gli strumenti adatti per la lotta alla contraffazione possono passare anche attraverso le tecnologie digitali, i siti di e-commerce e i prestatori di servizi di pagamento. A questo proposito le grandi piattaforme di e-commerce e i principali prestatori di servizi di pagamento adottano una policy per la tutela della proprietà industriale.
Sul sito del Ministero dello Sviluppo economico (ora Ministero delle imprese e del Made in Italy) è presente una sezione all’ interno della quale è possibile consultare le policy per la tutela della proprietà industriale.
In particolare, i prestatori dei servizi di pagamento e le principali piattaforme di e-commerce mettono a diposizione dei titolari dei diritti di proprietà industriale degli strumenti gratuiti per segnalare le inserzioni di prodotti sospetti di contraffazione e chiederne la rimozione (procedura di notice and take down).
Visitando il link https://uibm.mise.gov.it/index.php/it/lotta-alla-contraffazione/tutela-dei-diritti-di-pi/leggi-il-focus-dedicato-alla-tutela- della-proprieta-intellettuale-on-line è possibile approfondire la tematica degli strumenti messi a disposizione per la difesa della proprietà industriale che, in sintesi, si possono classificare in:
– sistemi di notifica;
– programmi di protezione della proprietà industriale;
– contact point.
Entrando nello specifico delle azioni poste in essere dai principali prestatori di servizi di pagamento, sia Mastercard che PayPal mettono a disposizione dei titolari di diritti di proprietà industriale modulistica online e indirizzi e-mail attraverso i quali è possibile inviare segnalazioni nel caso in cui si ritenga che un sito che utilizza servizi di pagamento Mastercard o Paypal venda prodotti contraffatti.
Particolare attenzione va data anche all’ acquisto di prodotti sui social network, che ultimamente stanno diventando anche “vetrine” e “negozi” virtuali. A questo proposito anche Facebook, Instagram e TikTok hanno adottato policy e strumenti per la tutela della proprietà industriale che consentono di segnalare le violazioni.
Le policy di tutela dei diritti di proprietà industriale sono molto importanti in quanto non soltanto tutelano le imprese, ma anche i consumatori, che spesso inconsapevolmente possono imbattersi in siti di e-commerce scorretti e poco affidabili.
E’ molto importante, quindi, che il consumatore faccia attenzione ai siti ai quali si rivolge per fare shopping online; la prima cosa a cui stare attenti è il prezzo: se un prodotto viene venduto a un prezzo stracciato è molto probabile che sia contraffatto; inoltre, bisogna diffidare di siti all’ interno dei quali non sono indicati contatti telefonici, e-mail e che non recano denominazione, ragione sociale e sede legale del venditore.