VOLI CANCELLATI, VANNO RIMBORSATE ANCHE LE SPESE DI COMMISSIONE

VOLI CANCELLATI, VANNO RIMBORSATE ANCHE LE SPESE DI COMMISSIONE

Nuove regole in caso di voli cancellati. I passeggeri hanno diritto al rimborso integrale del biglietto dalla compagnia aerea, comprensivo delle commissioni pagate agli intermediari al momento dell’acquisto.

Lo stabilisce la Corte di Giustizia dell’Unione Europea con una sentenza arrivata in seguito al ricorso di un cittadino tedesco.

Il signor Dirk Harms aveva acquistato per sé e per i familiari – tramite il sito Opodo – dei biglietti per un viaggio della Vueling Airlines da Amburgo a Faro.

Costo totale, 1108,88 euro. Ma la compagnia low cost spagnola, una volta cancellati i voli, ha rimborsato solo 1031,88 euro, rifiutandosi di corrispondere al cliente i 77 euro che l’aggregatore online aveva riscosso come commissione.

Il signor Harms ha fatto ricorso al Tribunale di Amburgo che si è a sua volta rivolto alla Corte di Giustizia Ue per chiedere delucidazioni.

Si è arrivati così alla sentenza che ha dato ragione all’acquirente. La compagnia aerea deve rimborsare anche le spese di commissione, a meno che queste non siano state fissate all’insaputa del vettore. Circostanza che spetta al giudice verificare.

Segnalateci mancati rimborsi, rivolgetevi ad MDC Lazio per la tutela dei vostri diritti.

DOPO IL DISASTRO DI GENOVA, QUAL E’ LA SITUAZIONE NEL LAZIO?

DOPO IL DISASTRO DI GENOVA, QUAL E’ LA SITUAZIONE NEL LAZIO?

Il disastroso crollo del Ponte Morandi a Genova e le 43 vite che ha portato con sé hanno scatenato in Italia una vera e propria psicosi.

Nei giorni immediatamente successivi sui social era tutto un postare foto di ponti, viadotti, cavalcavia, piloni corrosi. “Ma questo sarà sicuro?”. “Secondo voi crolla?”.

Senza voler scatenare inutili allarmismi, bisogna dire che la situazione non è delle più rosee. L’ha fotografata il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), preoccupato per la “regolarità” di crolli di infrastrutture stradali che si sta riscontrando ultimamente.

Quello di Genova è il quinto degli ultimi quattro anni.

DIECIMILA PONTI A RISCHIO – Elemento comune dei crolli è l’età delle opere, quasi tutte oltre i 50 anni, “che corrispondono – spiega il Cnr – alla vita utile associabile alle opere in calcestruzzo armato realizzate con le tecnologie disponibili nel secondo dopoguerra”. C’è inoltre da considerare che molte infrastrutture sono state pensate per flussi di traffico che sono poi aumentati a dismisura negli anni.

Secondo il Cnr sono circa 10mila i ponti in calcestruzzo armato con oltre 50 anni, che hanno superato dunque la durata di vita per cui sono stati progettati e costruiti. Per tutti andrebbero fatti “controlli approfonditi per valutarne lo stato e poi decidere se procedere con la manutenzione o demolirli e ricostruirli con tecniche più moderne”. Già, perché in molti casi è più conveniente – oltre che più sicuro – abbattere e ricostruire.

I PONTI DEL LAZIO – A Roma sono finite sotto i riflettori due infrastrutture della Magliana. Anche nella Capitale c’è un ponte Morandi, il viadotto “alato” realizzato dallo stesso progettista che ha fatto quello di Genova e con gli stralli simili a quello crollato un po’ di giorni fa (anche se molto più piccolo). È il ponte sospeso più antico di Roma, una lunghissima curva. Una frana negli anni ’60 lo ha seriamente danneggiato, e dopo il terremoto di Amatrice ha iniziato a evidenziare dei crdimenti. L’ingegner Remo Calzona, allievo di Morandi, ha parlato di “stato di ammaloramento del ponte”, facendo attivare alcuni parlamentari romani che hanno subito chiesto al ministro Toninelli “un’immediata verifica della struttura e della sua percorribilità”.

Ma a destare più preoccupazione è il ponte della Magliana: progettato da Romolo Raffaelli, i lavori iniziarono nel ’38, poi furono interrotti durante la guerra e il viadotto fu inaugurato nel ’50. Oggi lo percorrono in migliaia ogni giorno, è quello che porta sulla Roma-Fiumicino. Secondo il professor Calzona, che già a gennaio aveva lanciato l’allarme in un convegno, “questa struttura presenta da tempo gravi difetti”. In primis, “non è mai stata collaudata, non sono mai state fatte prove di carico e tensione”. Già negli anni ’70 il Campidoglio creò una commissione d’inchiesta, che al termine delle sue indagini concluse che quella struttura non andava utilizzata. Tuttavia il ponte della Magliana è troppo importante per snellire il traffico in quel quadrante, quindi non se n’è fatto niente.

“Il rischio collasso è nell’ordine della cose, ha superato di quasi 20 anni il termine della vita di questo tipo di strutture, e i danni subiti sono sotto gli occhi di tutti”, afferma senza mezzi termini il professore, precisando ovviamente che “non è detto che debba cadere in questi giorni”. Altri hanno provato a correggere il tiro e ridimensionare l’allarme, ma lo hanno in parte confermato. Affermando essi stessi la necessità di intervenire con un “significativo restauro” della struttura.

A Subiaco, sui Simbruini, invece, è stato chiuso un ponte pedonale verso il laghetto, località di  attrazione per i turisti.  Dopo le verifiche ed i controlli sulla stabilità della struttura da parte di vigili del fuoco, polizia locale e l’area tecnica del Comune è arrivato il provvedimento che vieta il passaggio dei visitatori che a piedi attraversano il ponte per raggiungere il laghetto, lungo il fiume Aniene, all’interno della più grande area protetta del Lazio tra Roma e Frosinone. Al momento si attendono gli interventi di messa in sicurezza.

 A Sabaudia anche è stata vietata la passerella vicino al lago. Si tratta di un ponte sull’Aniene, chiuso dopo il provvedimento attuato per quello sul fiume Liri tra San Giorgio a Liri e Pignataro Interamna, in Ciociaria, il cui passaggio è vietato ad auto e pedoni.

La sindaca di Sabaudia, Giada Gervasi, venerdì 24 ha firmato un’ordinanza di chiusura di una passerella di legno vicina al canale del lago di Paola,  a seguito di un sopralluogo che ha fatto emergere il cedimento dell’argine della foce sud del bacino di Porto Canale Romano. È stata vietata anche la navigazione del canale.

 IL GROVIGLIO DI COMPETENZE – E se si vuole intervenire ci si perde nel groviglio di competenze. Manca una regia unica. Il Cnr chiede un “piano Marshall” di messa in sicurezza da miliardi di euro, “che coinvolga le migliori competenze scientifiche”. Difficile da realizzare perché in Italia non esiste una mappatura dei cavalcavia. Quanti ponti abbiamo, quanti sono sicuri e quanti vanno rifatti o hanno bisogno di manutenzione? Non lo sappiamo, la gestione del milione e mezzo di chilometri di strade è troppo frammentata. C’è lo Stato con l’Anas, poi le Regioni, le Province, i Comuni e l’Aiscat, che raggruppa 27 società concessionarie di autostrade. La più grande di queste, Autostrade per l’Italia, fa sapere che sulla sua rete ce ne sono 1800, uno di questi è quello crollato a Genova. C’è poi il caso delle Province, un ente svuotato di senso e anche di fondi, sempre più ridotti all’osso: come fanno manutenzione su ponti e viadotti di loro competenza?

È necessaria e doverosa quindi una ricognizione in primis, e a farla deve essere lo Stato coinvolgendo “le migliori competenze” e gli enti locali, sotto la sua regia. Poi andrebbe realizzato un piano di manutenzioni, abbattimenti e ricostruzioni da affidare ai privati in tutta Italia. Una sfida da non rimandare più, dopo il disastro di Genova.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PeopleFly, l’Antitrust blocca la vendita online dei biglietti

PeopleFly, l’Antitrust blocca la vendita online dei biglietti

Vendita di biglietti per voli inesistenti e ostacoli al rimborso. Queste le motivazioni che hanno determinato, da parte dell’Antitrust, l’avvio di un procedimento di pratica commerciale scorretta nei confronti di Peoplefly S.r.l. il 4 Luglio 2018.

Il “virtual carrier”, infatti, vendeva biglietti per voli per i quali non aveva ancora stretto alcun tipo di accordo con compagnie aeree od operatori aeroportuali.

I clienti, una volta scoperto che il proprio volo non sarebbe mai stato effettuato, non hanno avuto la possibilità di ottenere alcun tipo di rimborso nonostante le numerose richieste inviate.

Come misura cautelare l’Autorità ha stabilito che Peoplefly dovrà interrompere la pubblicizzazione e la vendita di biglietti per voli charter, in particolare sulle tratte Bologna-Trapani e Cuneo-Trapani, per i quali non siano stati stipulati gli accordi commerciali con i gestori aeroportuali interessati dai voli e con le compagnie aeree che effettueranno i voli. La società dovrà, inoltre, garantire la possibilità ai propri clienti di ottenere i rimborsi dei prezzi pagati per i voli non effettuati.

Contatta i nostri esperti di MDC Lazio per ricevere una consulenza e per tutelare i tuoi diritti!

di Mattia Angelini

Prezzi e clausole contrattuali non trasparenti: Airbnb nel mirino della UE

Prezzi e clausole contrattuali non trasparenti: Airbnb nel mirino della UE

Pratiche commerciali scorrette, clausole contrattuali abusive e scarsa tutela dei consumatori: un big della sharing economy finisce nel mirino della Commissione europea.

Parliamo di Airbnb, società con sede a San Francisco che raccoglie annunci di case e stanze in affitto per brevi periodi.

In una nota pubblicata il 16 luglio la Commissione ha invitato Airbnb ad adeguarsi alle regole dell’Unione in materia di tutela dei consumatori: la società californiana ha tempo fino a fine agosto per conformare le sue politiche commerciali alle norme europee.

Sempre più persone si affidano ad Airbnb per prenotare alloggi per le vacanze. Tuttavia, ha affermato Vera Jourava, politica ceca e attuale commissario per la Giustizia, consumatori e uguaglianza di genere: “La popolarità non è una scusa per non conformarsi alle regole Ue in materia di tutela dei consumatori”.

L’esecutivo europeo fa una lista degli accorgimenti che Airbnb deve prendere per allinearsi. In materia di prezzo la piattaforma deve:

  • Modificare il modo in cui vengono presentate le informazioni sui prezzi, e garantire che al consumatore sia fornito il prezzo totale, comprensivo di tutte le tasse e i servizi obbligatori che vengono applicati (spesso ad esempio il prezzo delle pulizie obbligatorie o di altri servizi non viene indicato, così il consumatore si ritrova a pagare un prezzo più alto di quello che appare nella ricerca iniziale sul Web).
  • Indicare con chiarezza se l’offerta è di un privato o un professionista, perché cambiano le norme sulla protezione dei consumatori.

Quanto alle condizioni di utilizzo invece:

  • Non indurre i consumatori a rivolgersi a un giudice di un Paese diverso da quello di residenza.
  • Non privarli della possibilità di citare in giudizio un soggetto che dà ospitalità.
  • Non modificare unilateralmente clausole e condizioni, senza informare chiaramente e in anticipo i consumatori, dando loro la possibilità di rescindere il contratto.
  • In caso di sospensione di un contratto riconoscere al consumatore il diritto a un indennizzo o la possibilità di presentare ricorso.
  • Le politiche in materia di rimborsi e la raccolta delle richieste di risarcimento devono essere definite in maniera più chiara.

La società californiana, dicevamo, ha tempo fino ad agosto per apportare le modifiche richieste, e le soluzioni che proporrà saranno esaminate dalla Commissione e dalle autorità per la tutela dei consumatori della Ue.

Nel caso non siano ritenute soddisfacenti Bruxelles potrebbe spingere gli Stati membri ad adottare azioni coercitive, sanzioni comprese.

Viaggiare gratis per tutto il Lazio, l’iniziativa della Regione per i giovani

Viaggiare gratis per tutto il Lazio, l’iniziativa della Regione per i giovani

Viaggiare gratis alla scoperta del Lazio.

Questa l’iniziativa ‘Lazio in Tour gratis’, lanciata dalla Regione e rivolta ai giovanissimi.

Chi ha tra i 16 e i 18 anni (19 ancora da compiere) e risiede nel Lazio può viaggiare gratuitamente per 30 giorni – tra il 15 luglio e il 15 settembre – in tutti i 373 comuni della regione.

Sono compresi tutti i bus Cotral e i treni regionali di Trenitalia. Non i bus Atac, e neanche la metro capitolina, la Roma-Lido e il Leonardo Express.

Per farlo bisogna scaricare l’app, poi attivare la registrazione, ma solo dal momento in cui la si vuole utilizzare, perché i 30 giorni gratuiti partono da allora.

Basta inserire i dati anagrafici e un selfie del volto (che faciliterà l’identificazione nel corso dei controlli) per ottenere un codice che serve come titolo di viaggio da mostrare ai controllori.

“Viaggiare Sicuri” e “Dove siamo nel mondo”: i servizi della Farnesina per una vacanza più sicura

“Viaggiare Sicuri” e “Dove siamo nel mondo”: i servizi della Farnesina per una vacanza più sicura

Partire informati è una regola fondamentale per fare delle vacanze sicure, soprattutto se si viaggia in Paesi che presentano dei fattori di rischio.
Seconda regola da seguire è informare la Farnesina dei propri spostamenti.
Per questo il ministero degli Esteri ha lanciato due servizi online molto semplici da consultare, con tanto di app per i dispositivi mobili: “ViaggiareSicuri” e “Dovesiamonelmondo”.
“Informatevi ed informateci è da sempre il nostro motto”, ricorda il capo dell’Unità di Crisi della Farnesina Stefano Verrecchia. “La nostra sala operativa attiva h24 e i portali sono a disposizione per chi viaggia all’estero, nella consapevolezza di vivere un’epoca caratterizzata da fattori di rischio nuovi, mutevoli e in parte imprevedibili”.
Come funzionano i portali e perché è utile registrarsi?
Quando si pianifica un viaggio all’estero – che sia per turismo, per lavoro o per altri motivi, che sia per un breve o un lungo periodo – bastano una manciata di clic su ViaggiareSicuri per farsi una chiara idea del Paese che si va a visitare: dalle condizioni di sicurezza a specifiche avvertenze relative alle aree più pericolose, senza tralasciare altri aspetti importanti come i comportamenti più adeguati a cui attenersi per non passare guai e le condizioni della sanità, sia per quanto riguarda la qualità del servizio che la possibilità di contrarre malattie.
Presente ovviamente anche tutta una serie di informazioni pratiche: i documenti che servono per recarsi nel Paese da visitare, la policy per chi viaggia con gli animali, le norme alla guida e i documenti necessari per chi deve usare auto o moto.
Se per esempio si vuole andare alle Bahamas è bene sapere che sono in grande crescita – anche nelle zone turistiche – fenomeni di microcriminalità come furti e borseggi. E che si raccomanda “massima prudenza anche nelle ore diurne” in zone come New Providence Grand Bahama, dove spesso si registrano reati violenti come stupri e rapine a mano armata.
Se si va in Messico è altrettanto bene sapere che si stanno verificando ultimamente diversi casi di virus Zika. In Turchia, zona molto amata e visitata con la sua capitale Istanbul e la sua posizione geografica che la vede a cavallo tra due mondi e due culture, c’è da fare attenzione: evitare le zone al confine con la Siria – area di guerra – e limitare gli spostamenti, perché dal tentato golpe dell’estate 2016 Erdogan ha molto rafforzato l’apparato di sicurezza del Paese e intensificato i controlli. È sconsigliato scattare foto in zone militari, a edifici militari o durante comizi e manifestazioni politiche.
Insomma, tutto quello che c’è da sapere, soprattutto se si decide di intraprendere viaggi in zone del mondo distanti – geograficamente e culturalmente – dalla nostra.
È consigliato munirsi sempre di passaporto, e controllare gli eventuali visti richiesti dal Paese di destinazione. Fare attenzione se si possiede la carta d’identità elettronica: non tutti i Paesi la accettano, la Farnesina consiglia di verificare con le ambasciate o gli uffici consolari degli Stati.

E prima di partire sarebbe bene registrare il proprio viaggio sul portale “Dovesiamonelmondo”, così da rimanere costantemente in contatto con l’Unità di crisi della Farnesina, facilitando l’assistenza in caso di emergenze.

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