CampagneNuova pioggia di cartelle di pagamento in arrivo da gennaio 2021, con la ripresa delle attività della riscossione23 Dicembre 2020A partire dal 1^ Gennaio 2021 riprenderanno le attività esecutive e di riscossione dei crediti derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione, precedentemente sospese dai c.d. Decreti Covid-19 (Decreto “Cura Italia”, “Decreto Rilancio”, il “Decreto Agosto”, il Decreto Legge n. 125/2020 e il “Decreto Ristori-quater”). In particolare, con detti provvedimenti il Governo, al fine di non gravare ulteriormente sulle finanze degli italiani, già duramente colpite dai provvedimenti di contenimento dell’emergenza sanitaria, aveva tra l’altro disposto la sospensione, sino al 31 dicembre 2020: dei termini di pagamento dei debiti tributari e non tributari derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di accertamento e avvisi di addebito INPS, già notificate a marzo 2020 e in scadenza nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020; delle attività di notifica di nuove cartelle di pagamento, avvisi di addebito e delle altre attività di recupero, esecutive e cautelari (pignoramenti, iscrizioni ipotecarie, fermo amministrativo del veicolo etc); degli obblighi derivanti da pignoramenti presso terzi su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, effettuati prima del 19 maggio 2020: dal 1^ gennaio 2021, si riattiverà l’obbligo del terzo pignorato (banca, datore di lavoro etc;) di trattenere le somme pignorate, rendendole indisponibili al debitore, e di versarle direttamente in favore dell’Agente della riscossione. Con la ripresa delle attività di riscossione, previste a partire da gennaio 2021 – salvo ulteriori proroghe del periodo di sospensione – appare utile ricordare quali sono gli strumenti di cui può valersi il cittadino/contribuente (e i termini essenziali entro i quali è possibile attivarli, a pena di decadenza) per difendersi dalle cartelle e dagli atti della riscossione, qualora rechino richieste di pagamento per importi errati o comunque non dovuti, in tutto o in parte. I rimedi esperibili avverso gli avvisi di accertamento e le cartelle di pagamento I rimedi esperibili per fa valere errori o altri motivi di inesistenza delle cartelle di pagamento, degli avvisi di addebito e di accertamento, nonché dei pignoramenti e degli altri atti della riscossione in genere, sono principalmente costituiti dal ricorso al Giudice competente per materia (Giudice di Pace, Commissioni Tributarie, Tribunale Ordinario) e dal ricorso o istanza di riesame in via amministrativa, da presentare all’Ente Creditore o all’Agente della Riscossione che ha notificato l’atto. Il Giudice competente e il soggetto cui presentare l’istanza in via amministrativa sono generalmente indicati in calce all’atto notificato ma, per i casi dubbi (si pensi, tra gli altri, alle cartelle di pagamento relative a crediti di Enti diversi), è comunque sempre opportuno e consigliabile consultare un professionista qualificato. La differenza principale tra ricorso al Giudice competente e l’istanza di autotutela è che l’istanza proposta in via amministrativa, salvo alcuni casi tassativamente previsti dalla legge (quali il ricorso al Prefetto avverso le multe per violazioni al codice della strada o l’accertamento con adesione e il reclamo-mediazione per i tributi di competenza dell’Agenzia delle Entrate), non obbliga l’Amministrazione di competenza a rispondere all’istanza e non sospende il termine per proporre il ricorso al Giudice. Pertanto, in caso di mancata risposta dell’Amministrazione competente, il cittadino/contribuente sarà comunque tenuto a presentare anche ricorso al Giudice entro i termini stabiliti dalla legge, per denunciare eventuali errori dell’atto e non incorrere nelle gravi decadenze di cui subito si dirà. Quali sono i termini per proporre ricorso al Giudice? Qualora si riceva una cartella di pagamento, un avviso di addebito INPS o un avviso di accertamento di sanzioni e tributi, occorre innanzitutto tenere a mente che eventuali errori o motivi di inesistenza del debito (si pensi, ad esempio, a un verbale di contestazione di violazioni del codice della strada che manchi totalmente dell’indicazione della targa del veicolo o dell’infrazione commessa o, ancora, ad avvisi di liquidazione della tariffa sui rifiuti, per metrature superiori a quelle delle proprio immobile), potranno essere denunciati dal contribuente solo entro un periodo di tempo limitato, che decorre dalla data di notifica dell’atto e, in genere, coincide con il termine per presentare ricorso al Giudice. Decorso inutilmente tale periodo, l’atto notificato diverrà definitivo e, salvo casi eccezionali, non sarà più possibile far valere gli errori relativi alla sussistenza della violazione o del tributo in un momento successivo. Gli atti notificati successivamente per riscuotere gli importi dovuti in base a un avviso di accertamento o addebito o a una cartella divenuti definitivi, possono infatti essere contestati e annullati solo per i c.d. “vizi propri” (vizi di forma dell’atto notificato o di procedura), salvo riuscire a dimostrare che la cartella o l’avviso precedente, non erano stati ricevuti per errori di notifica imputabili all’Ente Creditore o all’Agente della Riscossione. I termini stabiliti dalla legge per presentare ricorso al Giudice sono piuttosto brevi e variano a seconda della materia e del tipo di atto impugnato e sono: – di 20 o 40 giorni per il ricorso al Tribunale Ordinario avverso gli avvisi di addebito INPS; – di 30 o 60 giorni per il ricorso al Giudice di Pace o al Tribunale, in caso di verbali o cartelle di pagamento relative a multe per violazioni del codice della strada; – di 60 giorni per gli avvisi di accertamento, le cartelle di pagamento e gli altri atti cautelari e della riscossione, relativi a tributi di competenza delle Commissioni Tributarie. È dunque facile comprendere come sia di fondamentale importanza che il cittadino/contribuente si attivi subito dopo la notifica dell’atto per individuare eventuali errori e valutare i rimedi più idonei da attivare nel caso concreto. Da quando decorrono i termini per presentare ricorso? Cosa si intende per data di notifica dell’atto? I termini per la presentazione del ricorso al Giudice decorrono dalla data di notifica dell’atto e, cioè, della sua “ricezione” da parte del cittadino/contribuente. Ma cosa si intende per “ricezione”? Al riguardo occorre operare una distinzione: per gli atti notificati a mezzo del servizio postale, la data di notifica coincide con quella in cui il postino consegna materialmente l’atto al destinatario o, qualora il destinatario sia assente, dalla data in cui il cittadino/contribuente ritira l’atto dall’Ufficio postale. Con riferimento a quest’ultimo caso, vi sono ancora molte persone che, dopo aver trovato nella cassetta delle lettere il noto avviso di giacenza di una raccomandata loro diretta, non la ritirano nell’erronea convinzione che la giacenza equivalga a mancata notifica. Nulla di più sbagliato!! La legge infatti, al fine di evitare che le attività di riscossione siano bloccate dall’inerzia di chi dolosamente cerca di rendersi irreperibile ai creditori, stabilisce che la notifica si abbia comunque per eseguita dopo che siano decorsi 10 giorni dal deposito dell’atto presso l’Ufficio postale. Non ritirare l’atto, pertanto, danneggia esclusivamente il debitore che, non ritirandolo, non si accorgerà degli eventuali errori che potrebbero determinarne l’annullamento e che possono essere fatti valere solo entro i termini di proposizione del ricorso. Per gli atti notificati a mezzo pec: la data di notifica coincide con quello di consegna del messaggio nella casella di posta elettronica certificata del destinatario, indipendentemente dalla data in cui quest’ultimo abbia visualizzato il messaggio. Cosa fare se sono già scaduti i termini del ricorso? Come sopra precisato, qualora l’atto non venga impugnato per tempo, non sarà possibile far valere i vizi dell’atto stesso in un momento successivo davanti al Giudice. Tuttavia anche in tal caso non tutto è perduto: sarà infatti sempre possibile presentare l’istanza di autotutela in via amministrativa. Alcuni Enti creditori talvolta annullano gli atti anche dopo che siano divenuti definitivi, qualora vi siano vizi o errori evidenti. Laddove anche questa strada non risulti percorribile o non produca risultati, e le somme risultino dovute, sarà possibile optare per un piano di rateizzazione del debito o, qualora il cittadino/contribuente non abbia disponibilità e ne ricorrano i presupposti, per una procedura di esdebitazione previste dalla L. n. 3/2012. Scarica come PDF... Leggi di più...Giornata formativa – ORATORIO IN REGOLA presso CENTRO ORATORI ROMANI 18/5/202018 Maggio 2019Si è svolta e conclusa oggi una giornata formativa dedicata agli oratori romani presso il COR Lab – Centro Oratori Romani. M.D.C. Lazio ha preso parte all’evento formativo che ha riguardato principalmente: il trattamento dei dati personali alla luce del GDPR, con particolare riferimento ai minori ed al trattamento dei dati nei Centri Estivi i profili amministrativi ed assicurativi ed i profili di responsabilità Una giornata ricca di interventi e di considerazioni e spunti. Ringraziamo il Centro Oratori Romani per la collaborazione. Si rendono disponibili e scaricabili slide di approfondimento slide cor lab_18 maggio 2019 Scarica come PDF... Leggi di più...CHIEDI IL RIMBORSO PER L’INTERRUZIONE DELLA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA DEL 01/11/2018 PROLUNGATA PER OLTRE 8 ORE2 Novembre 2018Il 01/11/2018 a seguito di una normale pioggia che si è riversata su Roma, tipica del periodo autunnale, a Centocelle nel Municipio V di Roma intorno alle 17:15 si è interrotta l’erogazione dell’energia elettrica e, in alcune zone del quartiere, l’interruzione si è prolungata per oltre 8 ore, venendo ripristinata intorno alle ore 2:30 del 02/11/2018. Notevoli sono stati i disagi per gli utenti, privati di ogni comunicazione da parte dell’impresa distributrice circa le tempistiche di ripristino della fornitura. L’Authority prevede un rimborso per gli utenti in caso di interruzione della fornitura senza preavviso che si prolunga per oltre 8 ore. NON FARTI COGLIERE IMPREPARATO. SCARICA QUI IL MODULO DI RIMBORSO A 2 € TI VERRA’ RILASCIATA CONTESTUALMENTE ANCHE LA TESSERA ANNUALE (DI 12 MESI DAL RILASCIO) DEL MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO LAZIO CHE TI PERMETTERA’ DI RIVOLGERTI ALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE PER LA TUTELA DEI TUOI DIRITTI SENZA ULTERIORI COSTI! Per qualsiasi problema con il download del file è possibile rivolgersi a: info@mdclazio.org Scarica come PDF... Leggi di più...Roma, NUBIFRAGIO 21/10/2018. MDC Lazio dalla tua parte!23 Ottobre 2018A seguito del nubifragio che si è riversato su Roma domenica sera 21 ottobre e che ha interessato in particolare la zona Sud-Est della Capitale – ove è ubicata la sede dell’Associazione – i nostri legali sono a disposizione per informare gratuitamente i cittadini su strumenti ed azioni utili ad ottenere il risarcimento del danno alle proprie vetture ed abitazioni colpite dall’evento metereologico. Contattaci al numero 06.45752768 o scrivici una mail a info@mdclazio.org Scarica come PDF... Leggi di più...TARI, tra i Comuni fuorilegge anche la Capitale. Prosegue la campagna MDC Lazio per i rimborsi16 Novembre 2017A quanto pare, anche la Capitale figurerebbe nella lista degli oltre 800 comuni che avrebbero applicato una quota gonfiata per le pertinenze variabili nella TARI. Dopo la denuncia del Movimento Difesa del Cittadino Lazio ed il lancio della campagna sui rimborsi le amministrazioni pubbliche hanno dovuto ob torto collo occuparsi della faccenda. L’ANCI, pur ammettendo l’errore, ha scaricato la responsabilità al MEF, mentre da più parti si paventa già da un pezzo il prossimo aumento della TARI stessa. “Sicuramente le amministrazioni, lungi dal pensare a come aumentare la tariffa sui rifiuti, ora dovranno occuparsi di come risarcire gli utenti che per anni hanno pagato ingiustamente una bolletta calcolata con dei parametri errati, – commenta Livia Zollo, Presidente MDC Lazio-, attendiamo la pubblicazione della lista dei Comuni fuorilegge e invitiamo i cittadini a rivolgersi ai nostri sportelli per valutare come tutelarsi”. La campagna per i rimborsi della TARI prosegue, dunque. Per maggiori informazioni scrivici oppure clicca qui Scarica come PDF... Leggi di più...Rifiuti, MDC Lazio lancia la campagna rimborsi sulla TARI8 Novembre 2017Se i problemi della (mancata) raccolta dei rifiuti sono sotto gli occhi si tutti, molti non sanno che, proprio sulla questione della “monnezza”, il Comune di Roma e AMA rischiano di rendersi partecipi di uno dei più grandi soprusi della storia ai danni dei cittadini. La questione verte tutta sulla definizione della quota per la nettezza urbana, da giorni nel mirino della giustizia e dei consumatori. “Ci sono ben tre versanti su cui il Comune ed AMA rischiano di trovarsi in una posizione di illegittimità, -spiega Alessia Zittignani, di MDC Lazio-, il primo è quello sulla mancata erogazione del servizio, su cui la Cassazione ha già dato ragione ad un Hotel di Napoli che richiedeva il rimborso parziale della TARI; il secondo è la questione della tariffa più alta per i non residenti, giudicata illegittima dal Consiglio di Stato; la terza riguarda le pertinenze esterne, come box o cantine, la cui quota risulta essere erroneamente calcolata (evidentemente in eccesso), come lo stesso sottosegretario all’Economia ha recentemente ammesso”. Considerati i tre fronti aperti su cui la TARI sembra far acqua, MDC Lazio ha lanciato una campagna rimborsi affinchè i cittadini possano avvalersi della consulenza di esperti e valutare l’ammontare delle somme indebitamente versate nella loro bolletta. “Inizialmente inoltreremo delle diffide per il rimborso di quanto percepito illegittimamente, – continua Livia Zollo, Presidente MDC Lazio-, ed in caso di mancata risposta valuteremo se lanciare una vera e propria azione collettiva per unire tutti i contribuenti vessati nella stessa iniziativa legale”. MDC Lazio si rivolge a tutti i cittadini per portare avanti la propria campagna ed in particolare a coloro i quali: – possiedano materiale fotografico sufficiente a comprovare la mancata erogazione del servizio di raccolta dei rifiuti, circostanziata in tempi e luoghi; – possiedano un immobile in cui non risiedano, per cui stiano corrispondendo una tariffa superiore a quella applicata ai residenti; – possiedano delle pertinenze esterne alla propria abitazione, come box o cantine, su cui la quota della TARI non è stata calcolata dividendo l’abitazione dalle pertinenze stesse. Stando ai primi calcoli del Sole 24 Ore l’aggravio dei costi per quest’ultimo caso sarebbe enorme: per una famiglia di quattro persone che vive in un appartamento da 100 metri quadrati con box e cantina, il calcolo corretto della TARI sarebbe di 391 euro all’anno, mentre quello illegittimo la gonfia fino a 673 euro. Tutti i cittadini in possesso dei suddetti requisiti possono rivolgersi al numero 063231121 e fissare un appuntamento oppure cliccare qui Scarica come PDF... Leggi di più...Non ce la fai a pagare i tuoi debiti? Un aiuto possiamo dartelo noi!21 Ottobre 2017Sono tanti gli italiani che per far fronte alle spese di ogni giorno ricorrono sempre più a forme di finanziamento che, usate inconsapevolmente, possono generare situazioni di sovraindebitamento. Per contrastare questo terribile fenomeno il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) ha lanciato una campagna per la lotta al sovraindebitamento creando una rete di sportelli con lo scopo di fornire informazioni e assistenza ai cittadini per uscire da situazioni di indebitamento difficili. L’iniziativa è nata con l’esperimento dello Sportello pilota di Pistoia, aperto in via Puccini n. 42 (tel. 0573/26682 – pistoia@mdc.it), grazie ad un progetto finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico denominato “sportello pilota sul sovraindebitamento”. Allo sportello di Pistoia ne sono seguiti molti altri su tutto il territorio nazionale. Nel Lazio, sono ben 8 sportelli dedicati al consumatore ed alle problematiche legate al sovraindebitamento. La Legge n.3 del 2012, introdotta nel nostro ordinamento, consente alle famiglie ed alle piccole imprese di porre rimedio alle situazioni di sovraindebitamento e di ripartire, liberati dal peso dei debiti. È in particolare il decreto 179 del 12 a dare una grande possibilità al consumatore in stato di sovraindebitamento che può depositare la proposta di un piano per la ristrutturazione dei debiti presso il Tribunale del luogo ove ha la residenza. Una volta che il giudice avrà verificato la fattibilità del piano e la rispondenza con i requisiti richiesti dalla legge omologherà il piano che sarà obbligatorio per tutti i creditori. Se anche tu hai problemi di sovraindebitamento contattaci, un aiuto possiamo dartelo noi! Scarica come PDF... Leggi di più...Recupero IVA su TARI13 Ottobre 2014Per anni hai pagato l’Iva sulla Ta.ri? Per anni hai pagato una tassa sulla tassa… oggi puoi richiedere il rimborso! Il Foro di Roma ha accolto le richieste di rimborso presentate da MDC Lazio nei confronti di Ama, che per evitare l’esecuzione immediata nei propri confronti ha deciso di rimborsare gli utenti. MDC Lazio è al tuo fianco nel difendere i tuoi diritti. È tempo che ti sia restituito ciò che ti spetta. Vuoi sapere se hai diritto anche tu al rimborso dell’Iva pagata dal 2006 al 2013? Per saperlo associati on line con € 1.50 a MDC Lazio Accederai ad una pagina da cui puoi pagare con carta di credito o con il tuo conto paypal se ne hai uno, per pagare con la carta di credito scegli il pulsante “paga con una carta” posto in fondo alla pagina. Con solo 1 euro ci dai la forza necessaria per rappresentarti! (€ 0.50 richiesti in più coprono spese del servizio di iscrizione on line) Compila il prospetto e invialo a info@msclazio.org con tutti documenti necessari: Copia conferma pagamento iscrizione MDC Lazio; copia documento d’identità; copia avvisi di pagamento (“bollette”) dal 2006 al 2013; copia attestazioni di avvenuto pagamento delle bollette; copia eventuale richiesta di rimborso Iva inoltrata ad AMA precedentemente. “Se il riscontro sulla documentazione è positivo gli operatori MDC Lazio ti contatteranno per informarti sull’importo da recuperare da AMA e su come accedere al ricorso al costo di 30 euro” Per l’iscrizione a MDC Lazio direttamente in sede puoi prendere appuntamento con i nostri operatori chiamando dal lunedì al venerdì dalle 10:30 alle 17.30 al 06.45752768 Scarica come PDF... Leggi di più...