Richiamato per rischio microbiologico in data 26/04/2019 SALAME GOLFETTA® a marchio CONAD
Motivo del richiamo:
Presenza di Salmonella spp in una unità campionaria di SALAME GOLFETTA® CONAD prelevato in data 12/04/2019 con Verbale n. 941557
Lotto di produzione: 26910002
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Marchio di identificazione del prodotto/stabilimento: IT 848 L CE |
Peso: 100 g
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Sede dello stabilimento: Via Gandiolo 2/A |
Scadenza: 08/05/2019
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Nome del produttore: GRANDI SALUMIFICI ITALIANI S.p.A. |
Cos’è la salmonella?
Secondo quanto riportato dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, di cui si riporta un estratto, “La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse con gli alimenti. La salmonella è presente in natura con più di 2000 varianti (i cosiddetti sierotipi) ma i ceppi più comuni nell’uomo sono la Salmonella enteritidis e la Salmonella typhimurium.
Le infezioni provocate da salmonella vengono chiamate salmonellosi e si distinguono in forme tifoidee (causate dalla Salmonella typhi e dalla Salmonella paratyphi, responsabili della febbre tifoide e della febbre paratifoide), in cui l’uomo rappresenta l’unico serbatoio del microrganismo, e in forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori (come S. typhimurium e la S. enteritidis), responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica. A differenza delle forme non tifoidee, le forme tifoidee sono malattie gravi che possono mettere in pericolo la vita. Le infezioni da Salmonella thyphi e da Salmonella paratyphi sono ormai molto rare in Italia e si verificano soltanto nei viaggiatori che hanno soggiornato in paesi in via di sviluppo. India, Bangladesh e Pakistan sono stati in questi ultimi anni i paesi a maggior rischio.
Le salmonelle non tifoidee sono invece molto diffuse anche nei paesi industrializzati e sono responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali: sono una delle cause più frequenti di tossinfezione alimentare nel mondo industrializzato.
COME SI TRASMETTE
I principali serbatoi dell’infezione da salmonella sono rappresentati dagli animali e dai loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati) e dall’ambiente (acque non potabili).
L’infezione si trasmette per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di cibi o bevande contaminate o per contatto, attraverso la manipolazione di oggetti o piccoli animali in cui siano presenti le salmonelle.
Gli alimenti contaminati rappresentano uno dei veicoli più importanti di diffusione dell’infezione nell’uomo.
In particolare, sono da considerarsi alimenti a rischio:
– Uova crude (o poco cotte) e derivati a base di uova;
– Latte crudo e derivati del latte crudo (compreso il latte in polvere);
– Carne e derivati (specialmente se poco cotti);
– Salse e condimenti per insalate;
– Preparati per dolci, creme;
– Gelato artigianale e commerciale;
– Frutta e verdura, contaminate durante il taglio.
Veicoli dell’infezione sono anche superfici e utensili, e qualsiasi alimento manipolato da persone infette con scarsa attenzione all’igiene personale.
COME SI MANIFESTA
Le forme tifoidee (febbre tifoide e febbre paratifoide) si manifestano con febbre elevata e continua, debolezza, dolori di stomaco e di pancia, diarrea e perdita di appetito. I soggetti non trattati, possono continuare ad avere febbre per settimane o per mesi e possono andare incontro a complicanze come la perforazione intestinale o emorragie interne. Il 10% circa dei soggetti non trattati muore a causa delle complicanze.
Nelle forme non tifoidee la sintomatologia varia dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie, setticemie o infezioni localizzate ad esempio alle ossa o alle meningi) che si verificano soprattutto in soggetti fragili, bambini e soggetti con deficit del sistema immunitario.
I sintomi della malattia possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati e si protraggono per 4-7 giorni.
Nella maggior parte dei casi la malattia ha un decorso benigno e non richiede l’ospedalizzazione.
Le salmonellosi nel bambino possono causare anche lo stato di portatore cronico asintomatico.
La gravità della malattia è in relazione al sierotipo infettante”[1]
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[1] Estratto articolo “Salmonella e Salmonellosi” del 6/11/2018 pubblicato sul sito dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù cfr. http://www.ospedalebambinogesu.it/salmonella-e-salmonellosi#.XMR87WgzZPY – consultato in data 26/04/2019