ROMA, STAZIONE FERROVIARIA DI VIGNA CLARA: A CHE PUNTO SIAMO?

ROMA, STAZIONE FERROVIARIA DI VIGNA CLARA: A CHE PUNTO SIAMO?

Torniamo ad occuparci della annosa questione che vede la stazione ferroviaria di Vigna Clara al centro di dibattiti, vicende giudiziarie, annunci e smentite sulla tanto attesa riapertura.

Ricordiamo che si tratta di un importante collegamento, atteso sin dal 1990 quando la stazione venne realizzata, che permetterebbe di dare un fondamentale aiuto alla viabilità del Municipio XV e di tutto il quadrante Roma Nord: la linea permetterebbe di collegare i quartieri Vigna Clara – Fleming – Flaminia e non solo a Valle Aurelia e Ostiense e dunque alle Linee A e B della metropolitana di Roma, permettendo a migliaia di cittadini di lasciare a casa quello che oggi è l’unico mezzo di spostamento, cioè l’auto privata.

Sulla vicenda, lo scorso marzo si è pronunciato il Tar del Lazio, con sentenza ormai divenuta definitiva, che ha di fatto impedito la riapertura della tratta e che ha ordinato a RFI di verificare l’impatto ambientale in termini di rumore e vibrazioni derivante dal passaggio dei convogli sulla tratta in questione.

Ebbene, all’indomani di tale pronuncia, utenti e cittadini, residenti e non nel territorio del XV Municipio chiedono ragguagli e risposte certe circa i prossimi sviluppi e sull’avvio delle prove tecniche richieste dai Giudici, ma purtroppo ad oggi non si può che constatare che la stazione è ancora inutilizzata.

MDC LAZIO, accanto al Comitato Un Anello per Roma e accanto ai cittadini residenti e lavoratori che invocano da anni l’attivazione della linea ferroviaria, chiede da tempo risposte alle Amministrazioni e a tutti gli Enti interessati.

In occasione dell’incontro con il Presidente del Municipio XV Dott. Simonelli dello scorso 8 settembre, si è avuta notizia che RFI ha intenzione di adempiere a quanto prescritto dal Tar Lazio e di voler procedere quanto prima alle prove tecniche per valutare l’eventuale impatto derivante dal passaggio dei convogli.

Ciò che si attende è non solo una rapida soluzione della vicenda, ma una costante e completa informazione ai cittadini da parte degli enti interessati sulle prossime tappe e sulle reali e concrete possibilità che la stazione possa essere utilizzata.

Del resto, non si possono non considerare le numerose ormai quotidiane lamentele che arrivano dai cittadini a Mdc Lazio che denunciano il progressivo e inarrestabile degrado di tutta l’area che circonda la stazione, invasa troppo spesso da rifiuti di ogni genere e dimensione che vengono abbandonati per giorni e giorni,  senza contare le enormi problematiche derivanti dalle auto lasciate in sosta in assenza di adeguati stalli per il parcheggio.

MDC Lazio prosegue nell’azione di quotidiano monitoraggio e invita tutti i cittadini a far sentire la propria voce e a segnalare tutti i disagi sulla nostra pagina Facebook Movimento Difesa del Cittadino – Lazio e al nostro indirizzo mail info@mdclazio.org.

di Giorgia Villani

Il punto sulla Legge di Bilancio 2019: LA “ROTTAMAZIONE TER” DELLE CARTELLE DI PAGAMENTO

Il punto sulla Legge di Bilancio 2019: LA “ROTTAMAZIONE TER” DELLE CARTELLE DI PAGAMENTO

Prosegue l’analisi delle misure annunciate dal Governo rivolta ai contribuenti che intendono mettersi in regola con i pagamenti dovuti a Agenzia delle Entrate Riscossione (la vecchia Equitalia).

Il Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019, accanto alla definizione delle liti pendenti con il Fisco prevede la c.d. “rottamazione ter”.

Con il termine “rottamazione” si intende la definizione agevolata dei ruoli, ovvero, dei debiti che l’Agenzia Entrate Riscossione deve riscuotere e che, stando alle misure annunciate, possono essere estinti – dunque cancellati – con il pagamento del solo importo risultante a titolo di “imposta”, con lo sconto di tutte le sanzioni e gli interessi che di norma vengono applicati in caso di omessi/tardivi versamenti all’Erario.

Si possono rottamare le cartelle scadute e non pagate emesse dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.

Il pagamento può avvenire in un’unica rata da versare entro il 31 luglio 2019, senza interessi.

Il pagamento può essere eseguito anche a rate: si può chiedere una dilazione del pagamento fino a un massimo di 10 rate da pagare in 5 anni, con scadenze fisse al 30 novembre e 31 luglio (2 rate all’anno).

Su ciascuna rata deve essere calcolato un interesse dello 0.3%, che decorre dal 1 agosto 2019.

Quanto alle modalità di presentazione delle domande di adesione alla definizione agevolata (rottamazione dei ruoli), il termine è fissato – stando alle ultime indicazioni – al 30 aprile 2019.

Sarà la stessa Agenzia delle Entrate Riscossione ad approvare il modulo di presentazione delle domande.

Ricordiamo che il provvedimento finale contenente queste misure deve ancora essere approvato in via definitiva dal Governo e poi dalle Camere. Solo dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale la Legge di Bilancio e i Decreti fiscali collegati diventeranno una vera e propria legge e da allora si potranno presenatre le domande.

In attesa di conoscere il testo definitivo della manovra, invitiamo i consumatori a non farsi cogliere impreparati in vista della (annunciata) scadenza del 30 aprile e a rivolgersi sin da ora presso gli Sportelli di MDC Lazio presenti sul territorio per avere una consulenza sulla propria situazione debitoria.

di Giorgia Villani

LA FINE DEL MERCATO TUTELATO SLITTA AL 2020. COME SCEGLIERE LA TARIFFA NEL MERCATO LIBERO NEL PERIODO DI TRANSIZIONE: I SUGGERIMENTI DI MDC LAZIO ED IL PORTALE OFFERTE DI ARERA

LA FINE DEL MERCATO TUTELATO SLITTA AL 2020. COME SCEGLIERE LA TARIFFA NEL MERCATO LIBERO NEL PERIODO DI TRANSIZIONE: I SUGGERIMENTI DI MDC LAZIO ED IL PORTALE OFFERTE DI ARERA

Con un emendamento al decreto Milleproroghe è stato posticipato ancora di 1 anno il passaggio definitivo al Mercalo Libero di luce e gas con l’abolizione del Mercato Tutelato previsto per il 1° luglio 2020.

Da qualche anno, ormai, nel tentativo di liberalizzare il mercato dell’energia e del gas – su impulso dell’Unione europea con lo scopo di “Stimolare la crescita e la dinamica della produttività in Italia, per consentire ai consumatori di avere accesso a beni e servizi a minor costo e per garantire loro nuove e più efficaci forme di tutela, per stimolare l’innovazione, per attrarre maggiori investimenti in Italia”  (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) – i consumatori sono finiti al centro del mirino delle Aziende le quali, con (in apparenza) allettanti offerte per i contratti domestici di erogazione di energia elettrica e gas, bersagliano gli utenti con stratosferici risparmi in bolletta per invogliarli ad abbandonare il Mercato Tutelato che, tanto si sa, verrà abolito.

È ciò che spesso accade con le telefonate commerciali o con i venditori porta a porta che, la maggior parte delle volte, dichiarano ai consumatori meno informati in materia che il Mercato Tutelato è già stato abolito o è imminente la sua abolizione. Raggiri, dunque, e mancata trasparenza nel tentativo di “strappare” un cliente nel minor tempo possibile.

La nostra Associazione, continua la propria mission di sensibilizzazione ed informazione ai propri tesserati o agli utenti del web, informando loro delle tappe di abolizione del Mercato Tutelato (ancora in vigore!) e delle opportunità di scelta delle proprie tariffe nel Mercato Libero, al solo fine di ottenere un reale risparmio nelle proprie bollette di luce e gas e non di lasciare il regime di tutela prima del tempo se non se ne avverte l’esigenza.

L’ARERA dal 1° luglio ha lanciato sul proprio sito il Portale Offerte, che sostituisce il precedente Trova Offerte non più attivo dal 17 settembre 2018.

Il Portale Offerte dell’Authority è un motore di ricerca di facile utilizzo, il quale offre una serie di informazioni su tariffe di energia elettrica e gas per permettere a clienti domestici, famiglie e piccole imprese di confrontare  – a seconda delle proprie necessità – le offerte presenti sul Mercato Libero e sul Mercato Tutelato al momento della ricerca.

Il portale, che inizialmente ospitava solo le offerte Placet (contratti standard definiti dall’Autorità ma a prezzo liberamente stabilito dall’operatore), da settembre 2018 elenca tutte le offerte del Mercato Tutelato e quelle del Mercato Libero dei gestori che hanno scelto – ad oggi – di pubblicarle. Entro la fine dell’anno tutti gli operatori del Mercato Libero che non hanno ancora aderito dovranno entrare con le proprie tariffe nel Portale Offerte luce e gas.

Come funziona il Portale Offerte

Il Portale è di facile utilizzo e, in modo chiaro e diretto, orienta il consumatore nella ricerca della propria tariffa, tenendo conto di alcune posizioni oggettive e soggettive relative al tipo di consumo, dunque, personalizzato per famiglia/impresa.

È sufficiente consultare il Portale al seguente link https://www.ilportaleofferte.it/portaleOfferte/it/confronto-tariffe-prezzi-luce-gas.page , senza necessità di registrazione o di login.

Per la ricerca della propria offerta è necessario compilare il form online per personalizzare e filtrare il proprio risultato, con l’indicazione di: cap, tipo d’uso della fornitura, residente non residente, caratteristiche dell’offerta, potenza impegnata, fasce o monoraria, elettrodomestici presenti nel luogo di fornitura.

Alla fine della procedura di selezione delle diverse caratteristiche il Portale Offerte luce e gas elenca una serie di offerte, in base alle proprie preferenze.

Non è possibile stipulare il contratto mediante il Portale di ARERA, il quale resta unicamente uno strumento per confrontare le diverse offerte a parità di condizioni.

MDC Lazio ed i suoi sportelli invitano consumatori ed utenti a non sottoscrivere offerte sottoposte al telefono o dai rappresentanti porta a porta ma di confrontare sul web la miriade di offerte presenti in un dato momento, utilizzando il Portale Offerte luce e gas di ARERA per facilitare la ricerca e a segnalarci eventuali pratiche commerciali scorrette e problematiche del settore di vario genere.

di Noemi Prisco

PACE FISCALE: DI COSA SI TRATTA

PACE FISCALE: DI COSA SI TRATTA

Acceso è il dibattito, nell’imminenza dell’approvazione della Legge di Bilancio per il 2019, della c.d. pace fiscale.

La pace fiscale è stata definita all’interno del Contratto di Governo Lega e M5S come un saldo e stralcio delle somme dovute dai contribuenti e non pagate al fisco; con l’obiettivo di agevolare i contribuenti che, intenzionati a pagare, non riescono a saldare integralmente i propri debiti a causa della propria condizione economica.

Innanzitutto, il meccanismo non è automatico e il cittadino che intende beneficiare di questa misura dovrà presentare apposita domanda.

Per accedere alla pace fiscale, il cittadino contribuente dovrà quindi prima valutare se è in possesso dei requisiti per presentare la domanda e, in particolare, dovrà verificare:

  1. l’ammontare del debito nei confronti del Fisco;
  2. la natura dei debiti
  3. l’eventuale stato del contenzioso con il Fisco.

Quanto all’ammontare del debito, la soglia di accessibilità, secondo le ultime notizie, è stata fissata a quota Euro 500.000,00.

Stando a quanto previsto dal programma del Contratto di Governo Lega – M5S, ai contribuenti verrà data la possibilità di aderire alla pace fiscale pagando una percentuale minima del totale dovuto: l’importo da versare verrà calcolato in base alla specifica situazione economica di ciascun soggetto ammesso alla procedura.

Proprio per questo la somma che bisognerà pagare non sarà uguale per tutti ma il calcolo verrà effettuato in base al reddito dichiarato e alle difficoltà economiche del contribuente.

Potrebbero essere considerati come parametri per calcolare l’importo dovuto la presenza di figli minori, il possesso dell’abitazione, l’attività lavorativa e l’eventuale stato di disoccupazione o cassa integrazione.

Quanto al tipo di tributo, la pace fiscale dovrebbe riguardare debiti IRPEF, IRES. Non è chiaro ad oggi se saranno ricompresi anche i debiti nei confronti degli enti locali (es. TARI) né i debiti contributivi (INPS). Esclusa dalla pace fiscale è l’IVA.

Un’altra variabile è l’eventuale pendenza di una lite con il Fisco.

Secondo le prime ipotesi, la pace fiscale dovrebbe riguardare tutte le cause promosse da/contro il Fisco, con esclusione delle cause pendenti in Cassazione.

Ad oggi sono queste le informazioni principali che sono state diffuse. Si resta in attesa di conoscere il provvedimento definitivo con l’indicazione di tutti i requisiti per accedere alla pace fiscale e le modalità di presentazione delle domande.

Per qualsiasi chiarimento, rivolgiti a Mdc Lazio: i nostri consulenti sono a disposizione presso gli Sportelli a Roma e nel Lazio. Visita il sito www.mdclazio.org per trovare la sede più vicina.

di Giorgia Villani

VOLI CANCELLATI, VANNO RIMBORSATE ANCHE LE SPESE DI COMMISSIONE

VOLI CANCELLATI, VANNO RIMBORSATE ANCHE LE SPESE DI COMMISSIONE

Nuove regole in caso di voli cancellati. I passeggeri hanno diritto al rimborso integrale del biglietto dalla compagnia aerea, comprensivo delle commissioni pagate agli intermediari al momento dell’acquisto.

Lo stabilisce la Corte di Giustizia dell’Unione Europea con una sentenza arrivata in seguito al ricorso di un cittadino tedesco.

Il signor Dirk Harms aveva acquistato per sé e per i familiari – tramite il sito Opodo – dei biglietti per un viaggio della Vueling Airlines da Amburgo a Faro.

Costo totale, 1108,88 euro. Ma la compagnia low cost spagnola, una volta cancellati i voli, ha rimborsato solo 1031,88 euro, rifiutandosi di corrispondere al cliente i 77 euro che l’aggregatore online aveva riscosso come commissione.

Il signor Harms ha fatto ricorso al Tribunale di Amburgo che si è a sua volta rivolto alla Corte di Giustizia Ue per chiedere delucidazioni.

Si è arrivati così alla sentenza che ha dato ragione all’acquirente. La compagnia aerea deve rimborsare anche le spese di commissione, a meno che queste non siano state fissate all’insaputa del vettore. Circostanza che spetta al giudice verificare.

Segnalateci mancati rimborsi, rivolgetevi ad MDC Lazio per la tutela dei vostri diritti.

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