Gen 22, 2019 | Auto Moto Assicurazioni, Banche e Poste
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha individuato l’esistenza di “un’intesa restrittiva della concorrenza, tra il 2003 e il 2017, funzionale ad alterare le dinamiche concorrenziali nel mercato della vendita di automobili dei gruppi di appartenenza attraverso finanziamenti erogati dalle rispettive captive banks”.
Per questo motivo l’Antitrust ha deciso di multare Banca PSA Italia, Banque PSA Finance, Santander Consumer Bank, BMW Bank, BMW, Daimler, Mercedes Benz Financial Services Italia, FCA Bank, FCA Italy, CA Consumer Finance, FCE Bank Plc., Ford Motor Company, General Motor Financial Italia, General Motors Company, RCI Banque, Renault S.A., Toyota Financial Services Plc., Toyota Motor Corporation, Volkswagen Bank GmbH, Volkswagen AG., e le associazioni di categoria Assofin ed Assilea per un totale di 678 milioni di euro.
Secondo l’Antitrust, che ha formalizzato questa decisione al termine di un’istruttoria conclusasi il 20 dicembre, le imprese e associazioni citate attuavano “un’intesa unica, complessa e continuata avente ad oggetto lo scambio di informazioni sensibili relative a quantità e prezzi, anche attuali e futuri” violando, in questo modo, le norme sulla concorrenza.
Dopo la sanzione dell’AGCM le associazioni dei consumatori stanno cominciando a valutare la possibilità di avviare delle class action a tutela dei diritti degli acquirenti di automobili a rate dal 2004 al 2017. L’esistenza di un cartello presume, anche in base alla normativa europea, un danno per il consumatore, che però andrà individuato e quantificato precisamente, in base al segmento di mercato e ai profili di rischio del singolo cliente.
di Mattia Angelini
Gen 11, 2019 | AMBIENTE

Con la nuova Legge di bilancio 2019 si dà la possibilità a chi deve ristrutturare casa di usufruire di un ventaglio di benefici fiscali già previsti nel 2018 e riconfermati:
- Bonus ristrutturazioni;
- Bonus verde (giardini e terrazzi);
- Bonus mobili
- Sismabonus
Le detrazioni resteranno quindi in vigore fino al 31 dicembre 2019. I proprietari di immobili possono quindi contare sulla proroga delle detrazioni per la casa e progettare e avviare con tutta calma la ristrutturazione desiderata.
In particolare:
- Bonus casa 2019: Ecobonus riconfermato
Slitta ancora di un anno la fine dell’Ecobonus e ha le medesime percentuali di detrazione del 2018. Il Bonus per il miglioramento dell’efficienza energetica si potrà utilizzare anche nel 2019. Si tratta delle detrazioni per i lavori per la diminuzione del consumo energetico effettuati sugli immobili.
In particolare è prevista la detrazione Irpef del 65 % e del 50% per i costi sostenuti per migliorare le prestazioni energetiche della propria casa. La percentuale di cui si beneficerà dipende dalla tipologia di lavoro effettuato per il risparmio energetico.
Questa percentuale sale al 75 per cento in caso di lavori condominiali.
Alcuni esempi di lavori che si potranno detrarre:
- Interventi con caldaie di condensazione ad alta efficienza;
- Coibentazioni;
- Riqualificazione globale degli edifici;
- rivestimenti termici alle porte d’ingresso;
- pavimento radiante.
Le detrazioni sono più alte se le spese (sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021) sono riferite a interventi di riqualificazione riguardanti parti del condominio. In particolare:
- 70%, per gli interventi che interessino l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo;
- 75%, per interventi finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale o estiva.
Ecobonus 2019: come si detrae
Per usufruire dell’Ecobonus occorre tenere presente che la detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali d pari importo fino a un limite massimo di:
- 30mila euro, per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
- 40mila euro, per le opere di riqualificazione dell’involucro di edifici esistenti, e per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda (solare termico);
- 100mila euro, per gli interventi di riqualificazione energetica globale;
- Bonus casa 2019: proroga del Bonus ristrutturazione
La legge di bilancio conferma, fino al 31 dicembre 2019, anche il bonus ristrutturazione: la detrazione al 50% dall’Irpef dei costi sostenuti per gli interventi di ristrutturazione. La detrazione deve essere fruita in 10 quote annuali dello stesso importo ed è applicata a un costo massimo di 96.000 euro.
Gli interventi inclusi in questa agevolazione consistono nei lavori interni a immobili esistenti; nel dettaglio, deve trattarsi di opere di:
- manutenzione ordinaria (solo perle parti comuni dell’edificio);
- manutenzione straordinaria;
- ristrutturazione edilizia;
- recupero e risanamento conservativo.
Si possono detrarre non solo le spese strettamente legate all’esecuzione dei lavori, ma anche i costi di progettazione, le prestazioni professionali, perizie e sopralluoghi.
Tra i lavori che si possono portare in detrazione:
- impianto idraulico ed elettrico;
- porta blindata
- impianto di allarme;
- inferriate fisse;
- soppalco;
- pareti interne ed esterne;
- scale ed ascensore;
- cablatura;
- allargamento porte e finestre;
La novità del bonus ristrutturazione 2019 riguarda l’obbligo, dallo scorso novembre, in caso di interventi che comportano un risparmio energetico e/o l’utilizzo di fonti rinnovabili, di comunicare i dati dell’intervento all’Enea, entro il termine di 90 giorni dalla data di fine lavori o collaudo.
- Bonus casa 2019: prorogato il Bonus mobili
Viene confermata la proroga per tutto il 2019 del Bonus mobili: la detrazione al 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata, finalizzati all’arredo dell’immobili oggetto di ristrutturazione. La detrazione si può ottenere per un tetto massimo di spesa pari a 10 mila euro.
- Bonus casa 2019: prorogato il bonus verde
Assieme al Bonus mobili, sarà prorogato nel 2019 anche il Bonus Verde, che ha fatto capolino per la prima volta lo scorso anno: si tratta della detrazione al 36% per interventi documentati di cura ristrutturazione e irrigazione del verde privato. L’agevolazioni copre piantumazione o la sistemazione di prati in giardini, terrazzi, balconi e cortili, anche condominiali.
La detrazione, come abbiamo osservato pari al 36%, spetta su una spesa massima pari a 5mila euro.
- Bonus casa 2019: confermato il Sisma bonus
Il Sisma bonus si potrà utilizzare anche nel 2019: si tratta dell’agevolazione per le spese sostenute per gli interventi antisismici su edifici compresi nelle zone 1 e 2 (zone sismiche ad alta pericolosità).
La detrazione riguarda i costi sostenuti a decorrere dal 1° gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2021; deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo, nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi. Resta fermo l’attuale limite massimo di spesa pari a 96mila euro per unità immobiliare per ciascun anno.
La detrazione di imposta è elevata fino all’80% della spesa sostenuta se l’intervento riduce il rischio di una classe. Se invece l’intervento effettuato riduce di due classi il rischio, la detrazione è elevata all’85%.
Rivolgiti agli sportelli del Movimento Difesa del Cittadino Lazio per maggiori informazioni o scrivici su info@mdclazio.org
di Barbara Ileana Pirozzi
Dic 24, 2018 | Truffe
Un mercato da 7,2 miliardi di euro in crescita del 3,5% rispetto al 2015. Questo lo scenario illustrato dal Censis in uno studio realizzato per il Ministero per lo Sviluppo Economico. La vendita e l’acquisto di prodotti contraffatti rappresenta un danno sia per i consumatori che per l’economia nazionale che, secondo i dati dello studio, senza la contraffazione crescerebbe di 19,4 miliardi di euro nel settore della produzione interna.
L’effetto positivo riguarderebbe anche il mercato del lavoro che, nel caso di una commercializzazione e produzione di questi prodotti all’interno del circuito legale, registrerebbe un aumento dei posti di lavoro di circa 104.000 unità.
Tra i prodotti contraffatti più acquistati sul mercato italiano troviamo i prodotti di abbigliamento, gli accessori e le calzature, il cui valore totale è stimabile in 2,4 miliardi di euro, il 33,1% del totale. Al secondo posto, per volume di mercato, i prodotti alimentari per un valore di oltre 1 miliardo di euro, pari al 14,5% del totale.
A seguire: apparecchiature elettriche con un valore di 816 milioni di euro (l’11,3% del totale); orologi e gioielli per 387 milioni di euro (il 5,4% del totale); profumi e cosmetici (115 milioni di euro); pezzi di ricambio per auto (105 milioni di euro). Viene registrato anche un aumento di circa il 20% per quanto riguarda la contraffazione di giocattoli, il cui valore totale di mercato è di circa 34 milioni di euro. L’ultimo settore per dimensioni economiche è quello dei medicinali (21 milioni di euro), circa lo 0,3% del mercato del falso.
I danni e i rischi legati al settore dalla contraffazione non riguardano, però, solo l’aspetto economico. La produzione di questi falsi è spesso legata a dinamiche di sfruttamento dei lavoratori. I prodotti contraffatti inoltre, utilizzando canali di distribuzione, produzione e commercializzazione non legali, non vengono analizzati sulla base degli standard di sicurezza e qualità e rappresentano un rischio per la salute dei consumatori che li acquistano.
Il Movimento Difesa del Cittadino si è impegnato, nel corso degli anni, nella lotta alla vendita di prodotti contraffatti. Il progetto “Io sono Originale”, recentemente concluso, è nato con l’obiettivo di educare i cittadini ad un consumo corretto e sensibilizzarli sui rischi legati all’acquisto di merce contraffatta attraverso la realizzazione di indagini conoscitive, eventi e campagne di comunicazione sui social network.
Per qualsiasi segnalazione, visita la sezione “Invia la tua segnalazione” o contatta uno degli sportelli regionali di MDC Lazio.
di Mattia Angelini
Dic 18, 2018 | Banche e Poste
Il colosso statunitense capitanato da Jeff Bezos ha ricevuto dal Ministero dello Sviluppo Economico la licenza per operare nei servizi di spedizione postale
Amazon, multinazionale del settore e-commerce, ha ottenuto il riconoscimento in Italia per operare nel servizio postale. L’ufficializzazione viene resa nota dall’ultimo aggiornamento dell‘elenco degli operatori postali, pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), dove per la prima volta compaiono le due società che si occuperanno del servizio: Amazon Italia Transport e Amazon Italia Logistica.
Amazon, quindi, potrà gestire tutta la filiera: Amazon Italia Logistica e Amazon Italia Transport, dovranno in ogni caso sottostare alla legge vigente che, per le aziende registrate all’elenco degli operatori postali del MiSE, prevede una tassa pari all’ 1,4 per mille dei ricavi e un adeguamento alle norme per i lavoratori che, d’ora in poi, dovranno essere inquadrati nel Contratto Nazionale del Settore Postale.
Per le imprese italiane del settore, Poste italiane in primis, l’ingresso di Amazon come concorrente non è sicuramente una buona notizia, dato che, Amazon già possiede un enorme rete di logistica in Italia, e presidia di fatto la filiera di consegne a domicilio.
Di certo l’ingresso di Amazon stimolerà tutti i concorrenti nel rendere un servizio più efficiente, dato che il mercato della logistica, offre ingenti opportunità di guadagno, 82 miliardi di euro annui.
Per eventuali segnalazioni scrivi a info@mdclazio.org
di Francesco Fronterotta