Giu 29, 2023 | Consumatori, news, Trasporti
A cura di Assoutenti Lazio
È arrivata l’estate!
Incomincia la stagione balneare, i Romani vanno al mare… anche in treno. Si può!
Vogliamo evitare interminabili ingorghi sotto il sole e lunghe ricerche di posteggi che non ci sono?
Per questo ci sono i treni! Al mare ci si andava in treno già un secolo e mezzo fa.
Nel Lazio ci sono linee nate per collegare i porti (ed utilizzate anche dai bagnanti) e linee nate appositamente per il turismo balneare, come la Roma-Lido.
La Roma-Lido entrò in funzione il 10 agosto 1924, e da allora ha trasportato più generazioni di bagnanti.
Attualmente, nonostante i lavori in corso e la penuria di treni, è il miglior mezzo di trasporto per andare al mare a Ostia. Quattro stazioni si trovano a pochi passi dalle spiagge. Inoltre, due linee di autobus, dette Linee Mare, connettono l’intero litorale del X Municipio con la ferrovia: la lo 062 attraversa l’intero Lungomare di Ostia dal Porto al Dazio, lo 07 collega il capolinea della ferrovia a Lido C. Colombo con Campo Ascolano, seguendo tutta la Via Litoranea.
LITORALE NORD
La ferrovia Roma-Civitavecchia segue la costa a breve distanza. Vanta un’antichissima tradizione balneare: esattamente a metà percorso si trova la stazione di Palo presso il Castello Odescalchi, ove già nell’Ottocento si effettuavano i bagni di mare. Il Principe Ladislao Odescalchi, volendo evitare eccessivo affollamento, fondò a breve distanza un villaggio balneare, la Città di Ladislao: Ladispoli. Dalla stazione di Palo un raccordo ferroviario raggiungeva Ladispoli, con intenso traffico di treni balneari. Con l’espandersi dell’abitato verso l’interno, il raccordo fu sostituito dalla nuova e odierna stazione di Ladispoli lungo la linea principale. Il servizio ferroviario FL5 ha frequenza di mezz’ora circa.
Altre località raggiungibili in treno sono Marina di Cerveteri, Santa Severa, Santa Marinella, Civitavecchia e Tarquinia.
Inoltre, dalla stazione di Maccarese sono raggiungibili Fregene e Lido di Maccarese con i bus urbani del Comune di Fiumicino, tuttavia le corse non sono molto frequenti, specie nei giorni festivi.
Per questi bus vedi: https://www.trotta.it/rp.aspx?p=linee-fiumicino&m=1#undefined15
LITORALE SUD
Le linee ferroviarie a sud di Roma corrono molto nell’interno, e restano distanti dalla costa. Non sono molte le località raggiungibili in treno.
Principalmente, si tratta di Anzio e Nettuno, ove arriva la linea FL8 Roma-Nettuno, con un servizio ogni ora circa anche nei festivi.
La linea Roma-Napoli si avvicina alla costa in corrispondenza di Formia, con fermate anche a Minturno e a Sperlonga. Si tratta di località raggiungibili facilmente in treno, ma molto distanti per arrivarci in automobile. In questo caso il treno rappresenta un’alternativa molto appetibile.
Purtroppo ci sono anche località non più raggiungibili in treno, a causa dell’interruzione delle rispettive linee. Non rimane altra scelta che rinunciare ed andare altrove. Si tratta di Terracina e Fiumicino, purtroppo tuttora dimenticate : la ferrovia per Terracina è interrotta per una frana dal 2012, ancora in attesa dei lavori di ripristino, la linea per Fiumicino fu chiusa per il Giubileo 2000 per potenziare i servizi dell’Aeroporto, eliminando così ogni collegamento col litorale.
Giu 23, 2023 | Banche e Poste, Consumatori, Tecnologia
A cura di ADUSBEF
Da anni i fornitori di servizi di pagamento fanno rimarcare come, in Italia, i nuovi strumenti elettronici non siano molto amati dai cittadini e, quindi, risultino poco utilizzati.
A parte la comodità del pagamento in contanti, una delle cause che tiene lontani i cittadini dai nuovi sistemi è quello della profilatura cui è soggetto chi usa sistemi di pagamento elettronici. Ogni movimento passa attraverso la (costosa) contabilità bancaria. Di ogni correntista viene conosciuto e registrato fino all’ultimo acquisto tramite quei sistemi. E’ da notare che molti cittadini preferiscono utilizzare il contante non solo per motivi di privacy, ma anche per evitare le commissioni bancarie associate ad alcuni di questi servizi.
Si ricorda che per chi non vuole essere profilato dal sistema bancario italiano esistono vari modi per realizzare il suo scopo. Il più semplice è quello di diventare correntisti o titolari di carte di credito prepagate offerti da Banche non radicate in Italia, quindi con Iban estero. In questo caso, se si ritiene di poter stare più tranquilli, la profilatura verrà effettuata dalla banca estera.
Vediamo i dati di questo fenomeno tipicamente italiano.
Dall’Appendice alla Relazione sul 2022 del Governatore di Banca d’Italia è possibile ricavare un quadro generale e comparato (per l’anno 2021) tra i paesi UE in merito alle operazioni di pagamento diverse dal contante.
Quella che segue è la tabella di Bankitalia che rileva, nella UE, la diffusione degli strumenti di pagamento nella UE:
Nel 2021, l’Italia risulta ultima per numero di operazioni pro capite con strumenti diversi dal contante. Siamo a 168 operazioni pro capite (una operazione ogni due giorni). Penultima Cipro con 198. Terzultima la Grecia con 201 operazioni procapite. Anche per il 2022, la rilevazione di Banca d’Italia ci vede all’ultimo posto pur aumentando da 168 operazioni annue a 195 (ultima riga della tabella).
Chi utilizza maggiormente strumenti diversi dal contante sono: la Lituania con 645, quasi due operazioni giornaliere pro capite; seconda la Finlandia con 559; terza l’Olanda con 556.
Fuori norma e da non considerare la situazione del Lussemburgo che accentra le operazioni delle molte aziende internazionali con sede sociale nel Lussemburgo. Dà comunque l’idea della dimensione del fenomeno.
BONIFICI
Per quanto riguarda l’uso del bonifico come strumento di pagamento, primeggia la Finlandia con 214 bonifici procapite l’anno, seguita dal Belgio con 165,2 bonifici, seguito dall’Estonia con 137,6. L’uso del bonifico vede l’Italia, ancora una volta, ultima con 29,1 operazioni procapite annue, penultimi sono i Portoghesi con 34,7 e terzultimi i Maltesi con 43,2.
ASSEGNI
Lo strumento dell’assegno bancario è sempre meno utilizzato e, praticamente, sta per andare in pensione in quasi tutti i paesi UE.
Gli assegni vengono ancora usati in Francia con 16,2 assegni emessi procapite l’anno(poco più di uno al mese), seguita da Malta con 10,6 assegni emessi e da Cipro con 6,1 assegni. In Italia, dove l’assegno non è mai stato uno strumento di pagamento molto apprezzato soprattutto da chi lo riceve, si emettono 1,5 assegni procapite l’anno (un assegno ogni otto mesi).
CARTE DI PAGAMENTO
Per quanto riguarda l’uso delle carte di debito, di credito e prepagate, la tabella di banca d’Italia evidenzia come i tedeschi siano gli ultimi nell’uso delle carte (99,6 operazioni procapite l’anno); noi siamo i penultimi con 114,4 operazioni. Nell’utilizzo delle carte sono primi ancora i Lituani con 440,8 operazioni pro capite l’anno (+52,2 % rispetto al 2020), seguiti dagli Irlandesi con 390,3 operazioni (+20,0% rispetto all’anno precedente).
Circa la diffusione delle carte, Bankitalia rileva (tabella seguente) un drastico calo delle carte di credito in circolazione rispetto al 2021 (da 24,446 a 20,806 milioni ) mentre restano stabili le carte attive.
Continuano a crescere le carte Bancomat rispetto al 2021 (da 60,940 a 63,435 milioni). Stabili le carte prepagate che risultano quasi 30,5 milioni.
NUOVI STRUMENTI DI PAGAMENTO
Sono diventati sempre più popolari negli ultimi anni diversi strumenti alternativi all’uso del contante ed anche ai classici servizi messi a disposizione dal sistema bancario e finanziario (assegni, bonifici, ordini permanenti, carte). È importante notare che la disponibilità di questi strumenti può variare a seconda del paese e delle politiche delle singole istituzioni finanziarie.
Ecco alcuni di essi:
1. Applicazioni di pagamento mobile: Le app di pagamento mobile, come Apple Pay, Google Pay e Samsung Pay, permettono di effettuare pagamenti utilizzando uno smartphone o un altro dispositivo mobile. Queste app collegano una carta di credito o di debito all’account dell’utente e consentono di effettuare pagamenti avvicinando il dispositivo al terminale di pagamento (Tecnologia NFT).
2. Portafogli digitali: I portafogli digitali, come PayPal e Skrill, permettono di inviare e ricevere denaro tramite Internet. Questi servizi consentono di collegare un conto bancario o una carta di credito al proprio account e di effettuare transazioni online o tra utenti dello stesso servizio.
3. Pagamenti tramite codice QR: Questa tecnologia (ormai molto diffusa) permette agli utenti di scansionare un codice QR con il proprio smartphone per effettuare un pagamento. Alcuni esempi di servizi che offrono questa modalità di pagamento sono offerti da: BancoPosta («Inquadra codice QR» è la funzionalità che permette di pagare bollettini e avvisi pagoPA, abilitare i prodotti in App, prelevare il denaro senza utilizzare la carta ecc.); PayPal QR Code, Alipay ed altri.
4. Pagamenti tramite strumenti indossabili (wearable): alcuni dispositivi indossabili, come smartwatch e braccialetti intelligenti, consentono di effettuare pagamenti avvicinando il dispositivo al terminale di pagamento. Questa funzionalità è spesso integrata con carte di credito o app di pagamento mobile.
Giu 12, 2023 | Consumatori, Elettricità e Gas, news
A cura di Codacons Lazio
Con la delibera 233/2023/E/com, diventa obbligatorio dal 30 giugno il tentativo di conciliazione con il proprio gestore in caso di problemi con la fornitura di acqua e gas.
Da quella data, infatti, prima di rivolgersi a un giudice, sarà necessario effettuare il tentativo di conciliazione presso il servizio conciliazione dell’ Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, totalmente gratuito e online, così che l’eventuale verbale di accordo sottoscritto tra le parti avrà titolo esecutivo; e solo in caso di mancato accordo si potrà procedere tramite l’autorità giudiziaria.
L’obbligatorietà del tentativo di conciliazione si estende così anche ai settori idrico e telecalore, dal 2017 è obbligatorio per le problematiche relative le utenze elettriche.
Ma vediamo come funziona.
Dal prossimo 30 giugno si può accedere al servizio di conciliazione per le problematiche riguardanti:
• La fatturazione
• I consumi anomali
• I pagamenti
• Richieste risarcitorie.
Sono escluse le tematiche relative al bonus idrico, che già oggi sono gestite dallo Sportello per il Consumatore con un servizio dedicato (il reclamo di seconda istanza), quelle non previste dal Testo Integrato sulla Conciliazione (TICO), come le questioni tributarie o fiscali, e quelle legate alla qualità della risorsa.
Ma come si attiva la conciliazione?
Il procedimento di conciliazione è di tipo stragiudiziale. In altre parole, si tratta di un atto esterno rispetto al processo che si contraddistingue per le seguenti caratteristiche:
• È universale, perché attivabile nei confronti di venditori e distributori di energia, gas e i gestori del servizio idrico integrato;
• È a interazione plurima, ovvero prevede il contatto scritto, verbale o visivo tra cliente e operatore e non è necessario che un legale rappresenti il consumatore;
• Si svolge quasi del tutto online, compreso il momento del possibile raggiungimento dell’accordo tra le parti;
• Viene gestito da un arbitro terzo, che garantisce la correttezza dell’operazione;
• È gratuito, sia per l’utente che per l’operatore.
La domanda al Servizio Conciliazione può essere presentata decorsi 50 giorni dall’invio del reclamo per il settore idrico e 40 per il telecalore in caso di mancata risposta al reclamo oppure a seguito di risposta ritenuta insoddisfacente.
Il servizio è accessibile da casa o in mobilità, attraverso il sito conciliazione.arera.it, con identificazione mediante sistema pubblico di identità digitale (SPID) o carta di identità elettronica (CIE), anche tramite un delegato.
E’ disponibile anche l’app Servizio Conciliazione, che consente di accedere e gestire dal proprio dispositivo mobile (smartphone e tablet) tutti i contenuti della piattaforma online, già fruibili da dispositivo fisso (pc e notebook), in maniera rapida, comoda e intuitiva.
Una volta entrati nella piattaforma ci sono dei documenti da allegare obbligatori che vanno consegnati contestualmente al modulo di domanda di conciliazione, questi sono:
• Documento di identità del cliente in corso di validità;
• Copia del reclamo inviato dal cliente all’operatore (o la richiesta di conciliazione disposta in sede giudiziale);
• Ricevuta di avvenuto invio e ricezione del reclamo inviato all’operatore;
• Copia della risposta dell’operatore al reclamo (obbligatoria in caso di avvenuta ricezione);
• Dichiarazioni del consumatore (che possono comprendere il motivo per cui si richiede la conciliazione e qualsiasi altra informazione utile a comprendere meglio la vicenda).
Dopo aver inviato l’istanza al Servizio di Conciliazione, viene effettuata una verifica sulla validità della domanda. Nel caso in cui la documentazione risulti incompleta, viene concesso un periodo di tempo di massimo 7 giorni per regolarizzare la situazione. Trascorsi i 7 giorni senza che la documentazione sia stata integrata, la richiesta viene archiviata e considerata non valida.
Nel caso in cui la documentazione sia completa, il Servizio di Conciliazione procede a convocare le parti coinvolte per un primo incontro. Tale convocazione avviene entro 30 giorni dalla presentazione della domanda, ma non prima di 10 giorni dalla comunicazione della convocazione.
In seguito, la procedura viene assegnata a un conciliatore che insieme alle parti si ritrovano nella cosiddetta stanza virtuale, ovvero una piattaforma online dove sarà possibile trovare un accordo.
In alternativa al Servizio Conciliazione di ARERA, ai sensi del TICO, è possibile avvalersi degli organismi ADR che rispondono ai requisiti del Codice del consumo e sono iscritti nell’Elenco dell’Autorità, incluse le conciliazioni paritetiche, nonché delle Camere di commercio aderenti alla convenzione fra ARERA e Unioncamere.
Giu 7, 2023 | Consumatori, news, Tecnologia
A cura di MDC Lazio
Che cosa sono gli NFT?
Gli NFT (non fungible token) sono una tipologia di token che utilizzano la tecnologia blockchain.
Sono degli smart contract, protocolli informatici che rappresentano un indicatore univoco di un asset digitale. I token possono essere di due tipi: fungibili o non fungibili. I primi posseggono lo stesso nome e sono interscambiabili tra loro, mentre i secondi gli Nft hanno la caratteristica di essere unici e irripetibili. Gli Nft rappresentano oggetti del mondo reale come opere d’arte, musica, giochi e collezioni di qualsiasi tipo. Questi vengono acquistati e venduti online, spesso utilizzando criptovalute. Chi acquista un NFT non acquista l’opera in sé, ma semplicemente ha un diritto sull’opera, garantito tramite uno smart contract.
Come si crea?
Il punto di partenza è la creazione di una versione digitale che, nel linguaggio informatico, è definita da una sequenza di cifre binarie (0-1). Questa sequenza viene compressa in un’altra sequenza chiamata “hash” (impronta digitale) che identifica in modo univoco e non violabile quel file: il processo di hashing rende impossibile ricostruire il documento digitale originario. Tale sequenza di BIT è univoca e viene trascritta su un libro mastro decentralizzato: la blockchain.
La maggior parte degli NFT è costruita a partire dalla blockchain di Ethereum, per questo occorre aprire un wallet digitale all’interno del quale depositare e conservare le criptovalute necessarie per le transazioni.
Una volta creato il proprio wallet contenente le criptovalute è necessario scegliere il marketplace (il negozio virtuale) dove acquistare o vendere NFT.
Nel marketplace appaiono gli NFT disponibili e gli acquirenti interessati possono fare delle offerte in asta, al termine della quale il venditore riceve un avviso con le migliori offerte degli acquirenti.
Una volta accettata l’offerta, la piattaforma gestisce il trasferimento di fondi del bene digitale concludendo il processo di vendita.
Vediamo in breve i seguenti passaggi:
1. Per prima cosa bisogna scegliere che cosa si vuole creare
2. Bisogna scegliere la Blockchain, la più conosciuta è Ethereum
3. Successivamente scegli il wallet
4. Seleziona una piattaforma NFT
5. Crea l’NFT e poi mettilo in vendita
Mag 31, 2023 | AMBIENTE, Consumatori, news, Trasporti
A cura di Assoutenti Lazio
Proseguono dibattiti e polemiche sul provvedimento del Comune di Roma di attivare una enorme zona a traffico limitato, detta Fascia Verde, che arriva quasi fino al Raccordo Anulare, all’interno della quale sarà totalmente vietata la circolazione dei veicoli più vecchi, (mentre assolutamente nulla cambia per quelli più nuovi!). Sono iniziati i lavori di installazione di telecamere ai 51 varchi di accesso, che faranno le multe in automatico agli “invasori”. Il sistema andrà a regime il prossimo novembre.
Peraltro le multe saranno anche parecchio salate (da 163 a 685 euro, e sospensione della patente per recidiva) il che appare decisamente sproporzionato rispetto ad altri comportamenti decisamente pericolosi, ma sanzionati meno gravemente.
Sulla questione si sono formati tre schieramenti. Da una parte, ci sono gli automobilisti, contrari in toto al provvedimento e sostenitori della “libera circolazione automobilistica”; dall’altra ci sono gli ecologisti, sostenitori in toto del provvedimento ed indifferenti alle problematiche concrete e alle disparità sociali che provoca; sulla terza, i consumatori, sensibili al tema ambientale ma critici sulle modalità di adozione del provvedimento, che chiedono in compensazione l’effettiva entrata in funzione di un massiccio incremento del trasporto pubblico. I cittadini scontenti meritano risposte. Evitando però che alle istanze legittime se ne accodino altre meno legittime, oppure strumentalizzazioni politiche.
Moltissimi dei cittadini scontenti si sono rivolti a noi, segnalando varie problematiche da risolvere.
La posizione di Assoutenti Lazio è chiara: far cambiare auto a migliaia di famiglie è una idea irrealistica e vessatoria. Il problema ambientale si risolve con un trasporto pubblico più efficiente, diffuso, sostenibile e convincente.
L’ordinanza ignora che il problema che si affianca a quello delle emissioni è l’ingombro e l’affollamento delle strade, lo spazio per tutti non c’è.
Con questo provvedimento si complica la vita anche a chi la macchina la lascia a casa 5 giorni alla settimana e la usa solo nel week end.
È sbagliato un concetto di ZTL basato sul tipo di motore. La ZTL serve per proteggere le città dall’eccesso di intrusione di auto e dalla congestione stradale, dal parcheggio selvaggio, dal PM 10 prodotto da pneumatici e freni, tutte cose che non dipendono dal tipo di motore che si ha sotto il cofano.
I punti caldi da dirimere sono i seguenti:
1) RESIDENTI
Le disposizioni annunciate ignorano completamente l’esistenza di chi dentro la Fascia verde ci abita. Impropriamente si parla di “entrare”, i residenti non “entrano”, sono già dentro; ma non sono minimamente considerati e tantomeno tutelati.
Ingiusta discriminazione.
2) GPL E METANO
C’è un concreto problema degli impianti a GPL, c’è chi è stato convinto, incentivato da disposizioni governative, a spendere per installare l’impianto a gas, e adesso viene tradito. Idem per il metano.
Le autorità pubbliche non possono smentirsi a vicenda su questioni di diritti. Il Sindaco rifletta su questa vicenda che si riflette sulla stessa credibilità delle Istituzioni e sulla lealtà dei rapporti tra cittadini e Stato.
3) AUTO STORICHE
Le auto storiche costituiscono lo zerovirgola del parco circolante, nemmeno vengono utilizzate per uso quotidiano. Stiamo parlando del nulla. Divieto inutile e vessatorio.
SITUAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO
Vediamo in concreto come stanno andando avanti i progetti per il potenziamento del TPL:
• Tram 8 chiuso per lavori di manutenzione che ancora non vedono la fine e già più volte prorogati
• Tram 3 interrotto per metà, senza dichiarato motivo
• Metro A chiusura alle 21
• Carenza di treni sulle linee A, B e C.
• Roma Lido e Roma Nord mancanza treni, lavori in corso e disservizi continui
• Roma Giardinetti ancora limitata a Centocelle
Le nuove linee tramviarie ed il nuovo materiale rotabile sono in grave ritardo, non solo per disguidi burocratici e gare deserte, ma anche per correre dietro ad inutili fissazioni estetiche con i tram a batterie.
La nostra proposta:
Intanto mettiamo i fili elettrici sull’intero percorso, poi si vedrà; almeno si accelera un po’ la transizione ecologica. L’area verde è enorme e va chiusa in tempi diversi e progressivi man mano che i lavori di integrazione delle linee nuove di trasporto urbano previste e già finanziate dal PUMS vengono realizzate e messe in funzione. Per ogni nuova linea messa a disposizione dei cittadini si può chiudere un pezzo di area verde servito da quella linea. La progressività dell’azione del Comune di Roma così cadenzata diventa una prova di responsabilità, di lealtà e di credibilità dell’Amministrazione nei confronti dei cittadini coinvolti.
Non mancano i problemi anche per chi decidesse di cambiare l’auto vecchia.
Ma l’acquisto di auto nuove sarebbe poi praticabile?
I concessionari parlano anche di sette, otto o nove mesi per avere una macchina nuova. E ciò in base alla normale media annua, senza considerare il picco che si verrà a verificare. Il provvedimento interesserà un enorme numero di mezzi, stimabili in almeno 330.000 autovetture, e chissà quanti veicoli commerciali, motoveicoli e ciclomotori.
Per rinnovare 330.000 automobili serviranno come minimo 4 anni, a cui vanno aggiunti i tempi di consegna. Totalmente impossibile quindi rinnovare il parco mezzi entro le scadenze fissate.
CONSIDERAZIONI FINALI
Meno spazio fisico alle auto. Porzioni di superficie stradale devono cessare di essere “strada” e riconvertite ad altri usi (sedi tramviarie riservate, aree pedonali, percorsi ciclabili.
SI all’accelerazione dei lavori del PUMS e alla individuazione di nuovi parcheggi di scambio.
A fronte delle tre deroghe che chiediamo per evitare gravi ingiustizie sociali, ASSOUTENTI Lazio aggiunge 5 maggiori restrizioni localizzate:
- Deroghe per i residenti all’interno. Solo autovetture per uso privato di persone fisiche residenti all’interno della fascia verde, con limiti di peso e/o di dimensioni ed eventualmente di cilindrata. (Ed eventualmente una sola auto a famiglia e possesso di abbonamento Metrebus annuale).
- Deroghe per GPL e metano.
- Deroghe per le auto storiche. Libera circolazione sabato, domenica e festivi. Fasce orarie del lunedì al venerdì. Sosta consentita h 24 per i residenti.
- Appia Antica ciclopedonale, ammesso solo bus 118 e 660.
- Restituzione del Lungotevere di sinistra al trasporto pubblico. Immediato avvio delle procedure per il tram previsto dal PUMS.
E soprattutto, attivazione per settori, in relazione all’avanzamento del potenziamento del trasporto pubblico.