Le catastrofi naturali rappresentano una minaccia sempre presente nella vita di molte comunità. Gli eventi come terremoti, inondazioni, incendi boschivi e tempeste possono causare devastazione, lasciando dietro di sé perdite umane, danni economici e sconvolgimenti sociali.
In Italia abbiamo assistito spesso ad eventi di questo genere e siamo testimoni di quanto sia complesso rimettersi in sesto dopo che questi avvengano.
In virtù di ciò le Associazioni dei Consumatori e l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA), hanno stretto un Protocollo di Intesa volto a realizzare iniziative di divulgazione e informazione per i consumatori e di sensibilizzazione orientate alle istituzioni, così da portare a una migliore prevenzione.
Oltre agli aumenti dei prezzi delle bollette e degli affitti, arriva un’ulteriore sprangata per i cittadini. Già dall’inizio di questo ultimo trimestre, infatti, stiamo assistendo ad un incremento dei prezzi dei beni a 360 gradi.
L’inflazione sta di fatti colpendo molto duramente e le misure intraprese dal governo non risultano affatto sufficienti.
In molti casi sono le stesse GDO che si stanno impegnando volontariamente affinché gli italiani non risentano troppo di questi aumenti.
Le misure volontarie non risultano comunque sufficienti, e soprattutto andrebbero monitorate più attentamente.
Proprio per sollecitare e portare l’attenzione sul problema, le AA.CC. del CNCU hanno avanzato delle proposte per difendere il potere di acquisto dei consumatori.
Le proposte avanzate
Reintrodurre per almeno sei mesi lo sgravio delle accise e degli oneri parafiscali sui carburanti e sull’energia elettrica e il gas, utilizzando allo scopo il maggior gettito Iva generato da essi in questi mesi, e nei prossimi, per fronteggiare l’atteso aumento continuo dei relativi prezzi, in attesa di una vera riforma di sistema che riconduca correttamente alla fiscalità generale gli oneri impropri che gravano eccessivamente sul pieno dei serbatoi e sulle bollette degli italiani.
Prorogare il regime di maggior tutela per l’energia e il gas di un periodo congruo, utile a correggere le criticità rilevate all’avvio del mercato libero.
Rafforzare ed estendere i bonus sociali e istituire un Fondo contro la Povertà energetica.
Rimodulare l’Iva sui generi di consumo fondamentali, sgravandoli in parte e alcuni del tutto, almeno temporaneamente.
Difendere il potere d’acquisto dei redditi fissi, detassando il lavoro e rivalutando equamente le pensioni;
Modificare l’articolo 4 del Regio Decreto-Legge 20 Febbraio 1927, n. 222 in modo che anche le associazioni di consumatori riconosciute nel Cncu possano partecipare alle Commissioni comunali per la rilevazione dei prezzi. Rendere obbligatoria la comunicazione e diffusione da parte dei comuni delle variazioni dei prezzi (indici, inflazione congiunturale e tendenziale) e dei prezzi medi, minimi e massimi dei principali beni e servizi di largo consumo sui loro siti internet, rendendoli noti ai cittadini sui principali mezzi d’informazione (ad esempio con manifesti da affiggere alle fermate degli autobus come avviene a Verona) e comunque attraverso una App dedicata, per offrire loro in tempo reale più possibilità di scelta d’acquisto informato e consapevole e per spingere le imprese ad una sana concorrenza sui prezzi al dettaglio e lungo le intere filiere. Costituire osservatori provinciali sotto il coordinamento di Mister Prezzi, coinvolgendo le associazioni dei consumatori e le altre categorie economiche rappresentate nelle camere di commercio per esaminare l’andamento dei prezzi e proporre iniziative territoriali per contrastare fenomeni inflazionistici
Innovare il quadro normativo, con il coinvolgimento anche degli esperti delle AACC e delle autorità di vigilanza, per definire le fattispecie di condotta speculativa illecita degli operatori di mercato, per introdurre correttivi di natura fiscale sugli extraprofitti e sugli aumenti eccessivi e immotivati nelle transazioni economiche tra operatori nelle filiere, che finiscono per ricadere sui prezzi al consumo, e per rafforzare coerentemente i poteri di indagine e di sanzione dell’Antitrust e del Garante dei Prezzi.
Rilanciare l’attività partecipativa del CNCU (in modo che venga coinvolto dal Governo preventivamente rispetto ai provvedimenti che riguardano tematiche consumeristiche) e rafforzare i poteri e l’attività della Commissione Allerta Rapida
Sterilizzare l’incremento delle rate dei mutui conseguenti al rialzo dei tassi BCE, avviando immediatamente il confronto anche tra Governo/Banche/AACC, anche al fine di riequilibrare il rapporto tra interessi passivi (pagati dai consumatori) e attivi (pagati dalle banche).
Questi i temi e le proposte su cui le AA.CC. intendono confrontarsi con il Governo.
Per far fronte alla situazione di disagio che gli italiani si troveranno ad affrontare, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) ha pubblicato gli aggiornamenti in merito ai bonus sociali.
Gli aggiornamenti fanno riferimento all’ultimo trimestre del 2023.
I requisiti
Come prima, i requisiti per accedere al bonus sono l’appartenenza ad un nucleo familiare con ISEE non superiore a 9.530 euro oppure appartenere ad una famiglia numerosa (almeno 4 figli a carico) che abbia un ISEE non superiore ai 20.000 euro.
Per quanto riguarda esclusivamente i bonus sociali elettrico e gas i limiti sono stati innalzati rispettivamente a 15.000 euro e 30.000 euro. Per consultare i requisiti delle forniture nello specifico basterà cliccare qui.
Come ottenere i bonus?
Per ottenere i bonus è necessario effettuare annualmente la presentazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) e aver effettuato la presentazione dell’ISEE. A seguito della presentazione di entrambe le attestazioni coloro che risulteranno in condizione di disagio, coerentemente con i requisiti a seguito di procedimento di verifica, verranno automaticamente identificati come beneficiari del bonus.
Ogni nucleo familiare ha diritto ad un solo bonus per ogni categoria (elettrico, gas e idrico) per anno di presentazione della DSU.
Il 18 settembre 2023 è stato approvato dal Consiglio dei ministri il testo riguardante “Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del Codice della strada”.
Il nuovo Codice della Strada diventerà legge entro l’autunno, quando riceverà l’approvazione definitiva in Parlamento, e le nuove regole entreranno in vigore entro fine anno.
Sono diverse le novità, con normative più stringenti, dalla circolazione in auto ai monopattini, dai limiti di velocità a quelli alcolici, e molto altro.
Guida sotto l’effetto di alcol e droghe
Il disegno di legge prevede un rafforzamento delle misure di contrasto alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe. Per i conducenti con una precedente condanna per reati specifici vigerà il divieto assoluto di assumere alcolici e l’obbligo di installare il cosiddetto “alcol-lock”. Questo strumento impedirà l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore sarà superiore allo zero.
Per quanto riguarda l’assunzione di droghe, se il test risulterà positivo, la patente di guida verrà immediatamente ritirata e sarà vietato conseguire il titolo di guida per tre anni.
Neopatentati
I neopatentati non potranno guidare veicoli di grossa cilindrata prima dei tre anni dal conseguimento della patente, anzichè dopo uno, come è attualmente.
Cellulari alla guida
Se le autorità dovessero sorprendere qualcuno ad utilizzare il cellulare alla guida, quest’ultimo dovrà pagare una sanzione amministrativa più consistente, oltre alla sospensione della patente da quindici giorni a due mesi.
Soste e parcheggi
Sanzioni più severe anche per chi parcheggerà impropriamente nei posti riservati ai disabili o nei pressi di una fermata dell’autobus.
Superamento dei limiti di velocità
In generale le punizioni saranno più consistenti, infatti anche per quanto riguarda il superamento dei limiti di velocità, oltre alla multa sarà prevista la sospensione della patente, con durata differente in base ai singoli casi.
Autovelox
Novità per quanto riguarda gli autovelox e il loro posizionamento al fine di regolamentare al meglio l’utilizzo, si va verso una definizione stringente sulle specifiche tecniche degli apparecchi e sul loro posizionamento.
Piste ciclabili
Tra le diverse proposte, si è chiesto di intervenire per ampliare il numero di piste ciclabili. Per gli automobili scatta l’obbligo di mantenere un metro e mezzo di distanza dalle bici durante i sorpassi.
Monopattini
I monopattini privati dovranno avere un codice identificativo e l’assicurazione. Per utilizzarli sarà necessario il casco. Anche qui le sanzioni saranno più severe nel caso di mancato rispetto delle nuove regole.
Queste e le altre novità riguardo l’aggiornamento del Codice Stradale devono ancora passare in Parlamento, quindi ulteriori specifiche e conferme verranno prossimamente aggiornate. Segui le novità sul Sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Forse hai già sentito parlare del test IT-Alert, il nuovo Sistema Nazionale di Allarme pubblico, promosso dal Dipartimento della Protezione civile.
Giovedì 21 settembre alle ore 12.00 si svolgerà anche nel Lazio il primo test del nuovo sistema di allarme pubblico nazionale IT-Alert.
Tutti i telefoni cellulari presenti nel territorio della Regione Lazio riceveranno contemporaneamente un messaggio di test accompagnato da un suono distintivo, diverso da quello delle classiche notifiche.
IT-alert è un nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione, che consiste nell’inviare sui telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso. Il sistema è attualmente in fase di sperimentazione Quando sarà operativo, sarà impiegato per le seguenti tipologie di rischio nel campo della protezione civile:
maremoto generato da un sisma;
collasso di una grande diga;
attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso);
precipitazioni intense.
Nel periodo di test l’obiettivo è far conoscere IT-alert, rendere identificabile e familiare il messaggio e testare la tecnologia.
Cosa dovrai fare una volta ricevuto il messaggio?
Agli utenti verrà chiesto di compilare un questionario utile ad implementare il sistema.
Terminata la fase di test, IT-Alert consentirà di informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso.