Gen 18, 2024 | news
L’indice dei prezzi al consumo ha raggiunto i minimi storici dal 2021. In media esso è aumentato, raggiungendo il 5,7% nel 2023, rispetto all’8,1% del 2022.
Conseguentemente, il potere d’acquisto risale, così come il tasso di risparmio. Secondo l’ISTAT, infatti, l’inflazione è passata dallo 0,7% a novembre allo 0,6% a dicembre 2023.
Ciò è dovuto alla discesa dei prezzi dei beni energetici, dei servizi ricreativi e culturali e alle politiche monetarie restrittive, attuate dalla BCE, ma anche al fatto che l’Europa è riuscita a riorganizzare le forniture di gas naturale, comprando più gas liquefatto, soprattutto dagli USA. Attualmente, l’Italia, insieme al Belgio, è il Paese europeo con il più basso tasso d’inflazione.
Anche nell’Eurozona, seppur con alcune sostanziali divergenze tra Stati, l’indice dei prezzi al consumo è diminuito, avvicinandosi sempre di più all’obiettivo del 2% entro il 2025, fissato dalla BCE, al fine di preservare la stabilità dei prezzi e garantire un margine di sicurezza contro il rischio di deflazione.
Tuttavia, uno dei rischi più grandi è la recessione a causa del calo dei tassi d’interesse, la quale ha già colpito Francia e Germania.
Tutto questo impatta anche sulle scelte di investimento. Per quanto concerne il mercato azionario, un’inflazione più bassa si traduce in uno spostamento verso settori più ciclici, come quello del lusso o delle auto. Mentre, sul fronte del mercato obbligazionario, questo avvia un aumento dei titoli già in circolazione, che diventano più attrattivi, grazie al rendimento superiore rispetto alle medie di mercato.
Gen 10, 2024 | news
Questo mese l’ARERA ha annunciato la fine della riduzione dell’IVA sul gas (al 5%) e un ritorno a una quota del 10% per i primi 480 mc consumati e al 22% per i consumi eccedenti.
È importante ricordare, inoltre, che il 10 gennaio 2024 avviene il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero. Tuttavia, saranno esclusi da questo passaggio gli utenti fragili come gli over 75, i disabili e chi si trova in una situazione di calamità o di difficoltà economica. Per loro è previsto un servizio di tutela della vulnerabilità.
L’Unione nazionale consumatori parla di “tassa Meloni”, poiché questo “costerà a una famiglia 207 euro all’anno in più”. Inoltre, il governo non ha sovvenzionato il bonus energia per le famiglie con reddito compreso fra i 9.531 e i 15.000 euro. Secondo Federconsumatori: “in assenza di nuovi interventi, le difficoltà generali delle famiglie medie sono destinate ad appesantirsi e faranno scivolare le fasce sociali più deboli verso la linea della povertà energetica e della povertà in senso generale”.
Infine, l’incremento del costo del gas “ha azzerato” lo sconto dell’IRPEF e se a questo si sommano tutti gli altri aumenti lo scenario per il 2024 non è positivo. Per questo motivo è fondamentale adottare qualche accorgimento per risparmiare sulla bolletta del gas, soprattutto grazie a dei sistemi di controllo intelligenti.
Gen 4, 2024 | news
Le accuse sono di: pubblicità ingannevole e comparativa, pratiche commerciali scorrette, violazione dei diritti dei consumatori nei contratti, violazione del divieto di discriminazioni e clausole vessatorie.
Secondo informazioni acquisite ai fini dell’applicazione del Codice del Consumo, le richiamate segnalazioni di Codacons, Movimento Difesa del Cittadino – Friuli Venezia Giulia ed altre associazioni di consumatori,emerge l’utilizzo da parte dei professionisti, sulle piattaforme di recensione on line Trustpilot e Opinioni.it, di recensioni positive e non veritiere riconducibili alla stessa Facile Ristrutturare (FR),ad esempio, provenienti da indirizzi IP o e-mail a essa collegati in quanto riferibili, direttamente oppure indirettamente, a propri collaboratori, al fine di accreditare un elevato livello di soddisfazione dei consumatori.
In particolare, secondo una segnalazione, TrustPilot (TP) avrebbe individuato e rimosso 100-300 recensioni dalla pagina dedicata a FR, ritenendole non autentiche e avrebbe aperto una procedura per violazione delle proprie linee guida, riservandosi di applicare alla società altre misure.
A distanza di oltre un anno, il 6 gennaio 2023, TP ha indicato di aver nuovamente identificato e rimosso, nel periodo compreso tra il 1° agosto 2022 e il 5 gennaio 2023, numerose recensioni false e/o sospette
Nella risposta alla richiesta di informazioni, pervenuta il 30 maggio 2023, Opinioni.it ha dichiarato di aver “riportato solo alcuni degli esempi di indirizzi IP incrociati tra utenti. Alla data del 12 maggio 2023, sono quasi 400 le opinioni respinte perché l’IP era comune ad altri utenti” e che “nei mesi di novembre e dicembre 2022 c’è stato il picco massimo di tentativi di pubblicazioni di opinioni del brand Facile Ristrutturare.
Opinioni.it ha citato un dipendente di Advertoo S.r.l., società controllata al 100% da Renovars, i cui profili Linkedin richiamano la collaborazione con FR. In particolare Opinioni.it ha indicato che tale utente presenta incroci di indirizzi IP con altri utenti (lo stesso IP dell’utente che amministra il brand Facile Ristrutturare è stato utilizzato da utenti che hanno scritto opinioni positive per Facile Ristrutturare)”. Inoltre, il suddetto dipendente risulta, ancora a maggio 2023, “Area manager centro Italia – Facile Ristrutturare Business partner”: si tratta, anche in questo caso, di una collaborazione in corso a maggio 2023.
Secondo l’Autorità, Facile Ristrutturare e Renovars hanno violato gli articoli 20, 21 e 22 del Codice del consumo per la diffusione online di recensioni non autentiche e di un dato falso sulla percentuale di clienti soddisfatti dai servizi offerti e per omesso controllo sull’attività dei propri collaboratori. Inoltre l’applicazione di un costo occulto in caso di acquisto di materiali per le ristrutturazioni tramite Facile Ristrutturare con IVA agevolata, oltre ad essere contraria alla diligenza professionale, può indurre in errore i consumatori sul prezzo dei materiali di finitura per la ristrutturazione e/o sul modo in cui è calcolato
Dic 28, 2023 | news
Dal 5 gennaio, in tutta Italia, inizieranno i tanto attesi saldi di fine stagione. Eccezion fatta per Basilicata e Sicilia, che partiranno in anticipo il 2 gennaio e la Valle d’Aosta, il 3. Come ogni anno i ribassi dureranno tra i 30 e i 90 giorni, nei quali gli sconti oscilleranno dal 30% al 70%.
Vi ricordiamo che per legge i negozianti hanno l’obbligo di indicare con chiarezza il prezzo normale di vendita, la percentuale di sconto applicato e il prezzo finale.
Detto ciò vi raccomandiamo di controllare sempre che tutte queste informazioni siano riportare sui cartellini e che siano corrette. Diffidate di etichette scritte a penna o a matita.
È importante ricordare che seppur la possibilità di cambiare un acquisto è di consueto lasciata alla discrezionalità del negoziante, se il prodotto risulta danneggiato, l’acquirente può esercitare il diritto di sostituirlo o ripararlo a carico dell’esercente. In alternativa si ha la possibilità di chiedere un’ulteriore riduzione del prezzo pagato e, in casi estremi, la restituzione della somma spesa.
Dic 21, 2023 | news
Dal momento in cui è oggi necessario regolamentare il settore dell’AI (Artificial Intelligence) in Europa, la Presidenza del Consiglio e i rappresentanti del Parlamento EU sono giunti ad un accordo momentaneo col nome di “Artificial Intelligenze Act”, intento a garantire migliori condizioni per lo sviluppo e l’utilizzo di questa tecnologia. La priorità del Parlamento, con questa legge, è infatti quella di assicurarsi che i sistemi di intelligenza artificiale usati all’interno dell’Unione garantiscano trasparenza, tracciabilità e siano capaci di rispettare l’ambiente. Si ha in programma di stabilire una supervisione dei sistemi di intelligenza da parte di persone, escludendo così la loro automazione con l’obiettivo di evitare rischi dannosi.
La proposta dell’Artificial Intelligenze Act pone la garanzia per i cittadini europei di potersi fidare di ciò che il sistema è in grado di fare. Nonostante la maggior parte dei sistemi di AI non comporta rischi e abbia l’obiettivo di fornire agli sviluppatori, agli operatori di IA e agli utenti chiari requisiti e obblighi relativi agli usi specifici di esso – allo stesso momento – è un sistema basato sui rischi. Infatti alcuni sistemi di IA creano rischi che è necessario affrontare per evitare risultati indesiderati.
Queste nuove regole stabiliscono obblighi per fornitori e utenti a seconda del livello di rischio dell’IA. Molti sistemi di intelligenza artificiale comportano un rischio minimo, ma devono essere valutati: spesso infatti non è possibile comprendere perché un sistema di IA ha definito una decisione o una previsione, può quindi diventare difficile valutare se qualcuno sia stato ingiustamente svantaggiato.
Le norme proposte dal Parlamento sono necessarie a garantire un sistema capace di affrontare le sfide specifiche che i sistemi di IA possono presentare per le quali la legislazione attuale non ha una protezione sufficiente.
Le norme proposte sono:
- affrontare i rischi creati specificamente dalle applicazioni di IA;
- proporre un elenco di domande ad alto rischio;
- stabilire requisiti chiari per i sistemi di IA per applicazioni ad alto rischio;
- definire obblighi specifici per gli utenti di IA e i fornitori di applicazioni ad alto rischio;
- proporre una valutazione della conformità prima che il sistema di IA sia messo in servizio o immesso sul mercato;
- proporre l’applicazione delle norme dopo l’immissione sul mercato di tale sistema di IA;
- proporre una struttura di governance a livello europeo e nazionale.
Si tratta di un sistema basato sui rischi.
Nel quadro formativo questi si dividono in quattro livelli:
Inaccettabile (Unacetable Risk), nel quale tutti i sistemi di IA equivalgono ad una chiara minaccia per la sicurezza: i mezzi di sussistenza e i diritti delle persone saranno vietati.
- Elevato (High Risk), questo include la tecnologia di IA utilizzata in:
- infrastrutture critiche
- istruzione o formazione professionale
- componenti di sicurezza dei prodotti
- occupazione, gestione dei lavoratori e accesso al lavoro autonomo
- servizi privati e pubblici essenziali
- applicazione della legge che può interferire con i diritti fondamentali delle persone
- gestione della migrazione, dell’asilo e del controllo delle frontiere
- amministrazione della giustizia e processi democratici.
- Limitato (Limited Risk), considera sistemi di IA con specifici obblighi di trasparenza. Quando si utilizzano sistemi di IA come i chatbot, gli utenti dovrebbero essere a conoscenza di stare interagendo con una macchina in modo da poter decidere se procedere o fermarsi.
- Minimo (Minimal Risk), questo include applicazioni come videogiochi abilitati per l’IA o filtri antispam.
La seconda metà del 2024 sarà la prima volta in cui il regolamento potrebbe diventare applicabile agli operatori con le norme pronte e le prime valutazioni di conformità effettuate a seguito del periodo transitorio partito tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023.