Lo scorso 27 Luglio è stato raggiunto l’accordo in merito alle commissioni di pagamento tramite POS a carico degli esercenti.
Il protocollo d’intesa coinvolge tra l’Associazione Bancaria Italiana, l’Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento e Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, FIPE, ma lascia ampio spazio a chi vorrà aderirvi in seguito.
La decisione arriva in risposta a un problema comune e fortemente segnalato da tempo.
Il rapporto tra imprenditori e pagamenti elettronici è infatti da lungo tempo tortuoso e contraddittorio proprio in virtù del peso economico delle commissioni sui pagamenti ricevuti, questione che spesso spinge gli esercenti a rifiutare pagamenti con carta, nonostante gli obblighi di legge. L’accordo arriva quindi in risposta alle necessità degli esercenti, e al contempo ne beneficeranno anche gli utenti.
Cosa prevede l’accordo? E chi ne beneficerà?
Nel protocollo si prevede l’abbassamento dei costi delle commissioni sui pagamenti con carta inferiori ai 10€, con quasi azzeramento di questi ultimi, e una sostanziale riduzione delle commissioni sui pagamenti fino ai 30€. Tali decisioni sono destinate a piccole e medie imprese con un fatturato relativo all’anno di imposta precedente non superiore ai 400.000 €.
Il governo ha recentemente approvato una nuova misura di sostegno economico a vantaggio dei cittadini, la carta “Dedicata a te”.
Il destinatario potrà usufruire del contributo economico solo una tantum, e per l’acquisto esclusivo di beni alimentari e non verrà attribuito per richiesta. Sarà il comune di residenza a contattare i destinatari.
Coerentemente con ciò, figura tra i requisiti fondamentali per il cittadino beneficiario di essere iscritto presso l’ Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale).
Altro requisito fondamentale è essere in possesso di certificazione ISEE inferiore ai 15.000 € e che sia stata ottenuta entro la data del 12 Maggio 2023.
Le graduatorie di titolarità prendono in considerazione:
Indicatore ISEE;
Data di nascita dei 3 componenti più giovani;
Numero componenti della DSU (devono essere presenti almeno 3 persone).
Vi sono poi individui che nonostante rientrino in tali requisiti non potranno usufruire del beneficio, ossia:
titolari di Reddito di cittadinanza;
titolari di Reddito di inclusione;
percettori di indennità di mobilità;
beneficiari di Nuova assicurazione sociale per l’impiego;
percettori di Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
persone in Cassa Integrazione Guadagni;
percettori di qualsiasi altra forma di integrazione salariale per disoccupazione involontaria erogata dallo Stato.
Per ritirare la tessera basterà recarsi presso un Ufficio Postale con la comunicazione ricevuta dal Comune di appartenenza, che riporta i dati necessari e dichiara la titolarità del beneficiario a riceverla.
La carta sarà operativa a partire da luglio 2023 e per attivarla basterà effettuare un primo pagamento. Il primo pagamento dovrà necessariamente essere effettuato entro la data del 15 settembre. Se ciò non dovesse accadere, il diritto al beneficio decadrà.
Fonte: Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste