Il Bonus Psicologo fu introdotto come rete di sicurezza per le fasce più vulnerabili della popolazione, quelle che necessitano di assistenza psicologica ma non possono permettersene i costi. Istituito il 30 dicembre 2021, aggiornato il 25 febbraio 2022 e reso una misura strutturale il 29 dicembre dello stesso anno. Il contributo è parte di un intervento più ampio mirato a mitigare gli effetti negativi dell’emergenza sanitaria e la conseguente crisi socioeconomica, in particolare ansia, stress e depressione. A tal fine, le regioni finanziano un numero variabile di sedute individuali con uno psicologo accreditato.
Procedura e Requisiti
Per accedere al bonus nel 2024 bastava essere cittadini italiani e avere un ISEE valido non superiore ai 50mila euro. Le domande potevano essere inviate online attraverso il sito ufficiale dell’INPS, utilizzando il pulsante “Utilizza il servizio” nella pagina dedicata. Era inoltre richiesto il possesso di un’Identità Digitale SPID (di livello 2 o superiore), una Carta d’Identità Elettronica (CIE) o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Le graduatorie sono state stilate in base al valore dell’ISEE, o, in caso di parità, all’ordine di presentazione della domanda. Il fondo prevedeva un rimborso fino a 50 euro per seduta, con un fondo totale che variava in base all’ISEE: fino a 1.500 euro per chi aveva un ISEE inferiore a 15mila euro, fino a 1.000 euro per chi rientrava nella fascia tra 15mila e 30mila euro, e fino a 500 euro per chi aveva un ISEE tra 30mila e 50mila euro. A chi otteneva il bonus veniva assegnato un codice univoco, da presentare allo psicologo entro 270 giorni dall’approvazione della domanda. Se il bonus sarà rinnovato al 2025, probabilmente le procedure rimarranno le stesse.
Finanziamenti e Limiti
Recentemente, le commissioni Bilancio e Finanze hanno approvato un ulteriore finanziamento di due milioni di euro per il Bonus Psicologo, portando i fondi disponibili per quest’anno da 10 a 12 milioni. Il decreto, presentato da Filippo Sensi (PD), è stato approvato all’unanimità. Poiché il bonus viene erogato fino all’esaurimento fondi, questo incremento permetterà di accogliere più richieste. Tuttavia, nonostante l’incremento, le risorse restano insufficienti: a fronte delle 400.000 domande presentate all’INPS, meno dell’1% (circa 3.000) sono state soddisfatte. I risultati dell’iniziativa sono stati positivi, con un aumento della produttività e una riduzione significativa dei sintomi. I disturbi depressivi sono diminuiti di circa un quarto e i casi di ansia si sono dimezzati tra i pazienti che hanno completato il trattamento. Il bonus quindi funziona ma, come per molti servizi pubblici, sono necessari ulteriori fondi per sfruttarne le potenzialità.